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La Stampa – Icardi e Belotti flop, Hart ha sulla coscienza due goal

Granata alla pari contro una delle squadre più in forma, frenata Champions per i nerazzurri

Francesco Parrone

Il quotidiano torinese La Stampa ha analizzato la gara tra i granata e l'Inter di Pioli"Giorni e giorni a parlare della supersfida Belotti-Icardi e poi Toro-Inter si rivela tutta un’altra cosa, con goleador e protagonisti diversi e inattesi. Anche questo è il bello del calcio, capace di uscire da copioni che sembrano già scritti. Ieri, in un match divertente pure perché ricco di errori, la notizia l’ha fatta già il risultato: un pareggio, che Pioli dribblava dal suo debutto nel derby del 20 novembre. Anche allora era stato 2-2. Lo sigillò al 92’ Perisic, questa volta sciagurato nello sciupare addirittura tre match-ball tra l’89’ e il 93’. Sarebbe stata punizione eccessiva per il Toro, in difficoltà in avvio e in chiusura, ma a lungo almeno alla pari con una delle squadre più in forma del campionato.

Protagonisti inattesi -Belotti s’è fermato a un tiro deviato da un riflesso prodigioso di Handanovic. Per Icardi un gol annullato per fuorigioco dopo 9’ e una conclusione mandata in corner da Hart al 60’. Tra i due, ha combinato di più il Gallo. Ma la storia della partita l’hanno scritta gli outsider. Gente come Kondogbia che segna solo nel Grande Torino: lo fece nello scorso campionato firmando l’1-0 dopo 31’, s’è ripetuto ieri aprendo lo score al 27’ nella stessa porta. Gente come Acquah, che non giocava titolare dall’Inter-Toro dell’andata ed è stato il granata più pericoloso con tre tiri, compreso quello del 2-1. Prima aveva pareggiato Baselli, a secco da novembre; poi avrebbe chiuso il conto Candreva, uno che lontano da S. Siro aveva fatto centro solo in casa Sassuolo. Tre centrocampisti e un esterno alto in gol nella partita che doveva essere dei centravanti e invece è stata molto dei portieri. La differenza è che Handanovic il suo lo ha fatto sempre, mentre Hart ha sulla coscienza i due gol: un tiro tutt’altro che irresistibile non trattenuto e un’uscita bucata. Già all’andata l’inglese toppò nell’1-0 su Icardi. L’Inter, come minimo, non gli porta bene.

Lite tra Mihajlovic e Ljajic - Il Toro è stato bravo a rimediare alla sua prima papera nel giro di 6’, poi però la seconda ha fatto durare appena 4’ il vantaggio centrato a inizio ripresa. Era stato quello il miglior momento granata, sostenuto dalla spinta degli insospettabili Molinaro e Acquah, assenti da mesi, e dalla solidità di un Moretti da clonare. Il dinamismo di Lukic e Baselli ha contribuito a complicare la vita a un’Inter che ha sbagliato troppo dopo le ultime due abbuffate contro Cagliari e Atalanta. «Questo 2-2 per noi è come una sconfitta», si lamenta Candreva. «Troppi errori, specie in uscita e senza pressione addosso - conferma Pioli -. Non ne avevamo fatti, nelle ultime partite. Peccato, perché questo è un pari che può pesare molto nella corsa al terzo posto». È un punto che, invece, cambia poco o nulla della classifica del Toro. Positivi rientri a parte, non scrive nemmeno capitoli nuovi nella storia della stagione. Confermata la clamorosa differenza di impeto e rendimento tra casa e trasferta, ribadita la recente tendenza a sfruttare finalmente i palloni inattivi (da corner, l’1-1 di Baselli), sottolineata la tendenza di Ljajic a far incavolare di brutto Mihajlovic. Tra i due serbi ci sono stati scambi dai toni accesi nel 1° tempo, poi Adem è uscito al 65’ senza fermarsi in panchina. «Non rincorreva gli avversari, deve lottare come gli altri», la sentenza del tecnico che per il resto è soddisfatto: «Questo è il Toro che piace a me e ai tifosi: prestazione e carattere, ecco quel che voglio. I miei lo sanno bene. E sanno anche quello che li aspetta se non fanno quello che devono». Se ne riparlerà dopo la sosta".

(Fonte: Roberto Condio, La Stampa 19/03/17)

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