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Sky – Pioli, grandi numeri in campo ma incertezza sul futuro. Suning cambierà solo se…

Massimiliano Nebuloni ha parlato della complicata situazione che l'allenatore nerazzurro è costretto a vivere nonostante gli ottimi risultati

Marco Macca

Nonostante gli ottimi risultati, Stefano Pioli in queste settimane è costretto a fronteggiare le numerose voci che lo vorrebbero lontano dall'Inter nella prossima stagione. Una situazione che, come spiegato da Massimiliano Nebuloni a Sky Sport 24, può sembrare per certi versi paradossale: "Quando la squadra vince, Pioli è confermato, quando perde o pareggia invece rimane in bilico in vista della prossima stagione. A dispetto di un contratto che lo lega all'Inter fino al giugno del 2018, di fatto non sappiamo se rimarrà sulla panchina dell'Inter il prossimo anno, nonostante l'ottimo lavoro che ha fatto sul campo. Lui è riuscito a risollevare l'Inter, ridando un senso alla stagione portando la squadra dal nono al quinto posto, a ridare luce ad alcuni giocatori smarriti. Grazie a tutto ciò i nerazzurri sono riusciti a rimettere in sesto la stagione, anche se il pareggio di Torino equivale a una sconfitta per le prospettive Champions della squadra".

"Pioli fa parlare le cifre: da quando è arrivato lui, in 17 giornate l'Inter ha ottenuto 12 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, non a caso contro le tre che sono in testa alla classifica. I nerazzurri hanno fatto 38 punti, 5 in meno della Juventus, 4 in meno del Napoli e 1 in meno della Roma. Tra l'Inter e le prime tre manca ancora qualcosa per permettere alla squadra di fare quel salto di qualità in ottica Champions. La proprietà si sta guardando intorno, attratta da un profilo internazionale come potrebbe essere Conte (ma non solo), ma sappiamo con certezza che l'Inter cambierà solo se avrà la certezza di prendere un grandissimo nome. Non cambierà tanto per cambiare e questo è un attestato di stima nei confronti di Pioli. Un merito dell'attuale allenatore dell'Inter, considerato il disastro della gestione de Boer, è stato quello di creare un'empatia della squadra, affidandosi ad alcuni uomini come Icardi, uno che fa sempre gol e che è cresciuto molto nel gioco di squadra; l'altro è Gagliardini, grazie al quale la squadra ha trovato un assetto definitivo e grazie al quale alcuni giocatori in precedenza mai su livelli altissimi, come Kondogbia, hanno reso al meglio".

(Fonte: Sky Sport 24)