Sembrava tutto fatto, mancava solo la firma. Invece l’operazione che avrebbe portato Kristjan Asllani al Bologna si è improvvisamente complicata. L’accordo tra i club è stato raggiunto: 9,5 milioni di euro più il 40% sulla futura rivendita a favore dell’Inter. Un’intesa importante, che attende soltanto la definizione dei dettagli con l’entourage del centrocampista albanese. Ma è proprio sul fronte dell’ingaggio che la trattativa si è arenata.

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Cds – Asllani, niente via libera da Saputo. Strategia o stop definitivo? Una cosa è certa
"Mancherebbe sì, è d’obbligo usare il condizionale, perché il Bologna ritiene che l’acquisto di Asllani farebbe alzare troppo il tetto-ingaggi e di conseguenza proprio per questi motivi sarebbe consigliabile farlo saltare. Morale: il passo che nelle ultime ore il popolo rossoblù aveva chiesto di fare al presidente Joey Saputo e al suo capo-azienda Fenucci, no, Saputo e Fenucci non lo hanno fatto, non dando dunque il via libera a un affare che lunedì sera sembrava ai titoli di coda".
"Domanda: quella del Bologna è una strategia per ottenere un ulteriore sconto, sia da parte dell’Inter che da parte dell’entourage di Asllani, oppure è una decisione che i capi del governo del Bologna ritengono di non dover rivisitare, come se la moglie ubriaca e la botte piena fossero conciciliabili e come se la promessa fatta alla gente di voler mantenere questo spessore tecnico non dovesse costare un minimo rischio di impresa?", si chiede il Corriere dello Sport.
"Una cosa è certa. Nel caso in cui il Bologna dovesse fermare il carrozzone che nelle ultime due settimane era stato messo in piedi per Asllani significherebbe quanto meno aver perso del tempo prezioso, poi che a Casteldebole non hanno ancora capito che le parole hanno un peso e un significato e che qualche volta sarebbe anche opportuno dargli un seguito con i fatti. Dove vogliamo arrivare è facile. Se Asllani vuole fortemente il Bologna deve anche capire quella che è la realtà del suo eventuale futuro club".
"Nel senso che per quelle che sono le sue grandi potenzialità tecniche avrà il tempo per far lievitare ancora di più i numeri del suo ingaggio e che per il momento la priorità è un altra, quella di poter giocare con maggiore continuità rispetto a quello che è stato all’Inter. Che poi in fondo è anche il motivo per il quale ha deciso di separarsi dalla sua Beneamata".
(Corriere dello Sport)
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