Non è vero che i giocatori dell’Inter non abbiano “fame” (opinione personale), credo invece che esista un problema legato all’impronta che si riesce a dare alle partite. I nerazzurri giocano un calcio di altissimo livello che produce quasi sempre una marea di occasioni. Il guaio è che un sistema così dinamico (il famoso “calcio posizionale”), in una squadra non giovanissima (eufemismo), comporta cali prestazionali anche drastici nel corso dei 90 minuti. Morale: se non capitalizzi subito, rischi di andare in affanno (soprattutto contro squadre ben organizzate).
Non è in corso alcuna tragedia. Nel corso di una stagione esistono i momenti. L’Inter ne sta attraversando uno complicato, ma ha tutti gli strumenti per superarlo. Soprattutto, deve ritrovare la verve di alcuni suoi giocatori fondamentali, Calhanoglu su tutti. Chi fa un paragone con la passata stagione commette un errore: quello è stato un unicum irripetibile, anche solo perché le avversarie si sono rinforzate, e pure di tanto. Si chiama “competizione” e prevede che esistano ostacoli anche parecchio alti da superare. Riuscirci è dovere di una squadra matura".
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