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Che consiglio gli dà, visto che si parla delle grandi squadre su di lui?
“Di essere più cattivo, determinato e determinante in area, che è casa sua. Il treno passa una volta sola. E aggiungo: quando incontri squadre come l’Inter non è mai facile se te la vedi con gente come Acerbi, Bisseck, e gli altri, ma dovrà essere caparbio. Se vuoi andare in una grande squadra devi far gol alle grandi squadre. Insomma, già da domenica dovrà far vedere di essere un giocatore da Inter, senza guardare in faccia nessuno o essere timido o riverente nei confronti dei grandi campioni. Dico Inter, ma parlo delle big che possono essere Napoli, Juventus Barcellona, eccetera. Si deve guadagnare una nuova convocazione in Nazionale e far vedere di essere da quel livello”.
In quella grande difesa dell’Inter ci vedrebbe bene Bijol?
“Premetto che spero che possa rimanere all’Udinese per tanti anni. Ma per rispondere alla tua domanda, dico di sì. Può giocare in qualsiasi difesa delle prime squadre d’Italia. Il livello raggiunto oggi è quello, fra le prime 3-4 d’Italia. Non è stata una scommessa da parte dell’Udinese, dato che lo conoscevo che giocava a centrocampo e me lo ero immaginato difensore centrale, dove aveva giocato. E dissi che poteva diventare un grande centrale. Il calcio italiano poi lo ha migliorato tantissimo”.
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