In un primo momento, il tecnico ha rifiutato le avance del club mediorientale, ma l’Al-Hilal non si è arreso: ha rilanciato con argomentazioni sempre più convincenti. Qualche giorno fa, anche la moglie di Inzaghi — inizialmente piuttosto scettica — ha fatto un viaggio esplorativo a Riyad insieme a uno dei figli, per valutare da vicino le condizioni di vita nella capitale saudita.
Contratto da sogno ma la priorità resta la finale
—Secondo fonti vicine alla trattativa, la dirigenza dell’Al-Hilal è molto fiduciosa di poter chiudere l’accordo a breve: si parla di un contratto biennale con un ingaggio complessivo da circa 50 milioni di euro. Sebbene nulla sia stato ancora firmato, sarebbero già iniziati i primi colloqui su eventuali modifiche da apportare alla rosa.
Dall’Inter, per ora, bocche cucite. Nessun commento ufficiale su una questione così delicata. L’entourage di Inzaghi, dal canto suo, non conferma né smentisce, limitandosi a dichiarare di “non sapere nulla”. Il pressing arriva tutto dall’Al-Hilal, che ha fretta di trovare un degno sostituto di Jorge Jesus, esonerato all’inizio di maggio.
I dirigenti sauditi sono in pieno fermento in vista della Coppa del Mondo per club, in programma dal 15 giugno al 13 luglio, competizione in cui puntano a recitare un ruolo da protagonisti. Nelle scorse settimane hanno incassato i “no” di Marco Silva (Fulham) e Unai Emery (Aston Villa), ma sono decisi a fare un colpo grosso con Inzaghi.
Galtier tra i possibili piani B
Prima di prendere qualsiasi decisione definitiva, Inzaghi vuole però concludere la stagione nel miglior modo possibile, magari alzando la Champions League. In caso di ripensamento, l’Al-Hilal ha già pronto un piano B con una lista di allenatori alternativi per un progetto a breve o lungo termine. Tra i nomi spunta quello di Christophe Galtier, ex tecnico di Lille e PSG, attualmente alla guida dell’Al-Duhail in Qatar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA