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Il Decreto Crescita è stato abolito ma sono ancora tanti i giocatori che ne possono usufruire. La norma, infatti, non è retroattiva e quindi anche molti interisti hanno ancora lo sconto fiscale, una manna dal cielo per il club.
"La normativa ha fatto epoca, questo è noto. Come è conosciuta la coda che ancora dà benefici dopo l’abolizione del Decreto di fine 2023: i giocatori arrivati entro il 31 dicembre di quell’anno, infatti, usufruiscono ancora del regime agevolato per i successivi 5 anni. In più, grazie a eccezioni particolari (figli a carico o acquisto casa, ad esempio), il beneficio potrebbe prolungarsi oltre quel quinquennio. Insomma, il Decreto ancora vive e lotta in mezzo a noi, è un fattore per i giocatori che si trovano già nel nostro campionato, anche se non ci sono più le finestre spalancate verso l’estero.
Fino a due anni fa, con questo provvedimento sono stati arruolati top, quasi sempre stranieri, con costi al lordo decisamente più bassi. Oggi sono tanti i club di A che usufruiscono del vecchio regime quando pagano i loro big ogni mese: alcuni, come Retegui e Osimhen, sono dentro fino al collo a trattative milionarie.
"All’Inter, invece, Benjamin Pavard (5 netti di stipendio, 6,55 lordi), Marcus Thuram (6 netti, 7,86 lordi), Yann Bisseck (1,5 netti, 1,97 lordi) e Yann Sommer 2,5 netti, 3,28 lordi), tutti acquisti tra 2022 e 2023, hanno beneficiato del famoso Decreto.
Denzel Dumfries è sbarcato nel 2021 con medesime condizioni, che lo hanno aiutato anche a mettere una faticosissima firma su un rinnovo a novembre 2024: i 4 netti sarebbero più o meno gli stessi milioni da dare all’Ederson interista, un giorno, chissà", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
Tra i nerazzurri con Decreto Crescita ci sono anche Darmian, Mkhitaryan e Carlos Augusto. Sono otto in totale.
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