In linea teorica, c’è un tesoretto da 30 milioni già appaltato per aggiungere un innesto di qualità davanti a Sommer e tutti gli indizi portano proprio al gioiellino del Parma svezzato da Chivu, al momento il preferito nella margherita dei difensori che si sta sfogliando. Se la cifra ipotetica decisa per Leoni si somma, però, alle altre spese già fatte, ci si accorge meglio del cambio di prospettiva in casa dell’Inter. La società nerazzurra ha infatti investito 70 milioni, prima ancora di arrivare a luglio. Insomma, la mitica quota 100 è ben visibile dentro al mirino", sottolinea La Gazzetta dello Sport.
"Il nuovo difensore, invece, è un affare più lungo e complicato: servirà tempo e pazienza, anche perché il Parma non ha nessuna intenzione di vendere il suo talentino, ben sapendo che tra un anno almeno potrebbe valere il doppio dei milioni. In ogni caso, in questa piccola grande rivoluzione, l’Inter è partita con netto anticipo, quando già a gennaio ha battuto la concorrenza bianconera nei tempi del blitz a Zagabria. Quanto siano stati ben spesi i 14 milioni per Sucic è sembrato abbastanza chiaro in queste prime tre uscite americane. Nell’attesa che Luis Henrique dimostri di valere i 23 milioni spesi per lui, va aggiunto al conteggio il riscatto a 6,5 di Nicola Zalewski, prezioso tuttofare. Gli ultimi 24 da mettere adesso nel calderone per Bonny fanno lievitare il tutto a 67,5: mancherebbero giusto i 2 di bonus a testa inseriti nei contratti della punta francese e dell’esterno brasiliano", aggiunge il quotidiano.
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