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Inter, quota 100 mln vicina: dopo Bonny, ora assalto a Leoni. Sul piatto 30 mln per il Parma

Andrea Della Sala Redattore 
Il difensore è il prossimo obiettivo dell'Inter che ha stanziato 30 mln per un difensore giovane, dopo i quasi 70 già spesi finora

Dopo Bonny, ormai prossimo a vestire la maglia dell'Inter, il club nerazzurro non si ferma, anzi continua a spingere sul mercato. Ora l'obiettivo è inserire una pedina giovane in difesa. E l'obiettivo è ancora in casa del Parma: Giovanni Leoni.

"La nuova Inter, infatti, è giovanilista nelle scelte e, finalmente, disposta a investire in massa prima di vendere. È un’attitudine felice a cui i tifosi non erano certo abituati negli ultimi anni, un visibile cambio di rotta in questa era con i californiani di Oaktree al governo. Così, mentre aprono a distanza le porte di casa a Ange-Yoan Bonny, il presidente Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio non hanno esaurito le cartucce e pensano a come togliere rughe anche alla difesa. Giovanni Leoni del Parma è l’oggetto pregiato di questo mercato, ma anche l’obiettivo principale dei nerazzurri per un reparto in là con l’età.

In linea teorica, c’è un tesoretto da 30 milioni già appaltato per aggiungere un innesto di qualità davanti a Sommer e tutti gli indizi portano proprio al gioiellino del Parma svezzato da Chivu, al momento il preferito nella margherita dei difensori che si sta sfogliando. Se la cifra ipotetica decisa per Leoni si somma, però, alle altre spese già fatte, ci si accorge meglio del cambio di prospettiva in casa dell’Inter. La società nerazzurra ha infatti investito 70 milioni, prima ancora di arrivare a luglio. Insomma, la mitica quota 100 è ben visibile dentro al mirino", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"Il nuovo difensore, invece, è un affare più lungo e complicato: servirà tempo e pazienza, anche perché il Parma non ha nessuna intenzione di vendere il suo talentino, ben sapendo che tra un anno almeno potrebbe valere il doppio dei milioni. In ogni caso, in questa piccola grande rivoluzione, l’Inter è partita con netto anticipo, quando già a gennaio ha battuto la concorrenza bianconera nei tempi del blitz a Zagabria. Quanto siano stati ben spesi i 14 milioni per Sucic è sembrato abbastanza chiaro in queste prime tre uscite americane. Nell’attesa che Luis Henrique dimostri di valere i 23 milioni spesi per lui, va aggiunto al conteggio il riscatto a 6,5 di Nicola Zalewski, prezioso tuttofare. Gli ultimi 24 da mettere adesso nel calderone per Bonny fanno lievitare il tutto a 67,5: mancherebbero giusto i 2 di bonus a testa inseriti nei contratti della punta francese e dell’esterno brasiliano", aggiunge il quotidiano.