In casa Inter continua a tenere banco il futuro del tecnico nerazzurro. Tra lunedì e martedì previsto un incontro col club
Repubblica analizza le conseguenze della seconda finale di Champions persa dall’Inter in tre anni, sottolineando come la sconfitta a Monaco abbia aperto interrogativi profondi sul futuro del club, a partire da quello dell’allenatore Simone Inzaghi. Un incontro con il presidente Marotta è previsto a breve, ma resta da capire se ci saranno le condizioni — tecniche ed economiche — per un suo rinnovo.
"Perdere la seconda finale di Champions in tre anni è un colpo durissimo, i cui effetti si capiranno davvero solo nelle prossime settimane. Il futuro immediato dell’Inter è un grande punto di domanda, a partire dall’allenatore. Domani o martedì, Simone Inzaghi incontrerà il presidente Beppe Marotta, ma per dirgli cosa? E davvero Marotta sarà pronto ad accontentarlo, sul rinnovo e sul mercato, dopo una stagione di grandi promesse, chiusa a zero titoli? E quanti dei giocatori che erano già in campo a Istanbul avranno la forza per continuare a dedicarsi al progetto interista? In attesa di avere le risposte a queste domande, una cosa è già certa. Era chiaro prima della finale, e lo rimane anche ora che la finale è passata: l’Inter quest’estate dovrà cambiare pelle, in molti sensi".
"L’età media di 29,6 anni, la più elevata dell’intera Champions League, impone un ringiovanimento della rosa. In difesa è probabile che saluterà, dopo il mondiale americano, uno fra Acerbi e De Vrij, che hanno rispettivamente compiuto 37 e 33 anni. Mkhitaryan, che ne ha 36, è stato chiaro già mesi fa: «Sento la fatica, questo potrebbe essere il mio ultimo anno nel calcio». Darmian si avvia ai saluti, a 35 anni compiuti, così come Arnautovic, che ne ha uno in più. Lo stesso vale per il suo coetaneo Sommer, che l’Inter ha già virtualmente sostituito fra i pali con Martinez, arrivato la scorsa estate dal Genoa".
"L’acquisto già concluso del centrocampista croato Petar Sucic, classe 2003, e dell'esterno brasiliano Luis Henrique, nato nel 2001, va nel senso indicato dal presidente Marotta: «Rispetto al passato, investiremo su profili più giovani», ha detto a Monaco di Baviera, parlando dei suoi progetti per il futuro nerazzurro. «Investiremo ». È una parola che alla Pinetina non si sentiva pronunciare da troppo tempo, e che potrebbe invogliare Simone Inzaghi a restare. Grazie al lavoro, suo e della squadra, il budget c’è. Il percorso fatto in stagione in tutti i tornei ha portato nelle casse dell’Inter qualcosa come 300 milioni, solo in premi sportivi e diritti TV, senza contare il botteghino".