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Inzaghi-Al Hilal, matrimonio con sospetto! La reazione Inter e quelle parole di Simone…

Alessandro Cosattini Redattore 
Anche Tuttosport oggi ricostruisce quanto accaduto attorno a Simone Inzaghi dopo le parole alla BBC dell'amministratore delegato dell'Al Hilal

Anche Tuttosport oggi ricostruisce quanto accaduto attorno a Simone Inzaghi dopo le parole alla BBC dell'amministratore delegato dell'Al Hilal. La reazione dell'Inter e non solo, ecco quanto evidenziato dal quotidiano:

"Un Everest, tanto per cominciare. Simone Inzaghi stasera - in prime time a latitudini italiane - inizierà la sua avventura con l’Al-Hilal contro il Real Madrid. La squadra è un cantiere aperto e Inzaghi, avendo svolto solo tre allenamenti col gruppo, ripartirà dalla difesa a 4 per non togliere riferimenti ai giocatori, per giunta contro un avversario quasi “ingiocabile”. Ma a rendere plumbea l’atmosfera intorno all’allenatore ha contribuito l’intervista alla Bbc di Esteve Calzada, amministratore delegato del club saudita.

La reazione dell'Inter

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«Il suo ingaggio è il risultato di un duro lavoro, soprattutto da parte del nostro presidente, che è sempre stato molto chiaro nel dire che sarebbe stata la nostra scelta numero uno», ha detto. A far increspare l’umore degli interisti sul web la ricostruzione di quanto accaduto prima di Monaco: «Stava per giocarsi una partita importante: la decisione era stata presa, ma non c’era stata la firma prima della finale, solo perché, per rispetto, ci ha chiesto di aspettare, il che è certamente giusto...».

L’Inter sapeva dell’offerta araba e ieri - mentre i social ribollivano di astio verso l’allenatore - ha catalogato la vicenda come avvenimenti che fanno parte del passato. Non è dato a sapersi se il flirt con l’Al-Hilal abbia influenzato la volata scudetto oppure l’avvicinamento alla finale di Champions (risulta però difficile pensare che Bisseck abbia toccato la palla in area al 90’ di Inter-Lazio perché turbato dall’idea che Inzaghi potesse andare in Arabia...) certo è che tutti potevano gestire meglio la situazione.

No riconoscimenti

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In primis il club che non ha mai concesso a Inzaghi quei riconoscimenti che sentiva di meritare per il lavoro svolto: dalla cessione di metà squadra dopo la finale di Istanbul (l’allenatore aveva chiesto che rimanessero tutti), al rinnovo annuale dopo lo scudetto della stella, al voler, quest’anno, rimandare ogni discorso sul futuro a fine stagione quando - con l’Inter in corsa su tutti i fronti e reduce dall’impresa con il Barcellona - sarebbe stato naturale offrirgli un rinnovo biennale.

Invece così non è stato e, quando le parti si sono ritrovate, a Inzaghi è stato proposto un solo anno di contratto per non farlo ripartire in scadenza (agli stessi soldi) ed è stato paventato un mercato senza follie, condizioni che hanno indotto le parti a separarsi consensualmente visto che Inzaghi aveva in mano la proposta dell’Al-Hilal che prevedeva un biennale a 26 milioni di ingaggio a stagione.

Quelle parole di Inzaghi...

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D’altra parte pure Inzaghi non ha brillato per chiarezza nella comunicazione. Non era il caso, alla vigilia della gara con il Psg di dire «All’Inter ho tutto quello che voglio per far bene e togliermi grandi soddisfazioni», mentre era in parola con gli arabi. Se l’Inter avesse vinto, Inzaghi sarebbe comunque oggi venerato come lo José Mourinho (che fuggì dal Bernabéu a bordo di un’auto messa a disposizione da Florentino Perez senza nemmeno tornare a Milano con la squadra, ma i tifosi fingono di averlo dimenticato). Invece, avendo perso, verrà ricordato come il principale responsabile della disfatta di Monaco.

Inzaghi, che ha voltato pagina come l’Inter, è comunque immerso in tutt’altri pensieri: «Non siamo qui per scambiare maglie con i giocatori del Real o solo per la visibilità. Abbiamo una rosa di grande talento, con l’aggiunta di un nuovo allenatore di fama mondiale, e ci approcciamo al torneo con la massima ambizione», ha detto sempre Calzada. Parole ancor più surreali perché denotano come il Ceo non capisca che per costruire una squadra non basti un click ma serva lavorarci per molto tempo", si legge.