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A Parma c’è una colonna che si chiama Giovanni Leoni. Serenità, pulizia, anticipo, controllo. Alla prima amichevole stagionale dei gialloblù, il difensore ha mostrato ancora una volta perché il suo nome sta facendo il giro dei taccuini delle big europee, Inter compresa. Il test, vinto 3-2 contro l’Under 20 di Corrent, ha offerto le prime indicazioni su moduli e condizione. Ma la vera conferma è arrivata da lui.
"La parola chiave che apre il suo mondo è “maturità”. Alla prima amichevole è stato schierato subito dall'inizio. Leoni ha guidato la difesa nei primi 45’ con maturità, poi è stato sostituito. Spezzone da 6,5 il suo: sicuro, mai in difficoltà, mai superficiale, mai turbato. Per lui un paio di buone chiusure, qualche anticipo e alcuni cambi di gioco. In due parole: ordinaria amministrazione. Di fronte a lui c’erano svariati 2006, il suo anno di nascita, alcuni 2007 e un 2004, il centravanti Sits. La differenza di gestione s’è vista", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Chi lo osserva da vicino tutti i giorni da un anno lo descrive come un ragazzo tranquillo, pacato, uno che vive più il centro sportivo di Collecchio rispetto alla città, per nulla turbato dalle voci di mercato che aleggiano intorno a lui. Leoni è sulla lista di dozzine di club, tra cui Milan, Liverpool e soprattutto Inter, che vorrebbe investire una trentina di milioni per portarlo ad Appiano. Non bastano: il Parma ne vuole almeno 40. Anche se i piani alti nerazzurri sono pronti a giocare il jolly dai capelli ricci, Sebastiano Esposito".
"Se n’è parlato e se ne parlerà ancora. Leoni, intanto, si allena in silenzio senza pensare a ciò che sarà del suo futuro. L’Inter, oltre a Esposito, ha anche la carta Chivu: l’allenatore nerazzurro ha valorizzato il centrale nelle sue 13 partite al Tardini. Arpionare un difensore è stata una sua richiesta precisa. Il primo nome sulla lista di Ausilio e Marotta resta lui".
(Gazzetta dello Sport)
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