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Giovanni Leoni è il pezzo pregiato di questo mercato. Lo sa il Parma che vuole tenerselo stretto sperando che il prezzo possa alzarsi ancora al termine di questa stagione. L'Inter osserva interessata, ma è in buona compagnia.
"Oggi lo cerca mezza Europa - Inter in primis, poi Milan e Liverpool -, ma chi lo vede allenarsi tutti i giorni usa questa frase: «A ‘sto ragazzo non lo scalfisce niente. Lui prende, corre e marca». Come nel primo test al Tardini contro la Primavera, di fronte a tremila tifosi arrivati allo stadio alle 9.30 di mattina. Leoni ha giocato un tempo: Cuesta, l’allenatore più giovane della Serie A, un moto perpetuo di indicazioni in tre lingue e scatti per “rincorrere” le ali dopo un cambio di gioco errato, l’ha piazzato al centro della difesa nel suo 4-2-3-1 iniziale", scrive La Gazzetta dello Sport.
I sussurri relativi all’Inter, al Milan e alla Premier non lo turbano. Leoni è un umile ambizioso: vuole giocare, superare le 17 presenze dell’anno scorso e puntare alla convocazione in Nazionale. I piani alti gialloblù non hanno nessuna necessità di vendere Leoni, ma dai 40 milioni in su si potrebbe iniziare a parlare. Il jolly dell’Inter è Sebastiano Esposito. Piace al Parma e può rientrare nell’operazione. Solo 30 milioni non bastano.
La sua freddezza ha sempre stregato tutti. Claudio Ottoni, suo allenatore nelle giovanili del Padova, ci ha raccontato un retroscena curioso: «Partita a Piacenza, due centrali fuori gioco. Io allenavo i 2005, lui è un 2006. A fine primo tempo lo faccio entrare, ma sbaglia subito l’anticipo e prendiamo gol. Da lì non ha più sbagliato nulla. Un centrale di ghiaccio». Uno tutto casa, Collecchio e Tardini. Abita in zona centrale, ma esce soprattutto per allenarsi. Il tutto con la calma di chi non viene scalfito da nulla", precisa il quotidiano.
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