Se Lookman andrà all'Inter, sarà alle condizioni dell'Atalanta. Il club bergamasco è sempre stato chiaro riguardo la sua posizione sul giocatore e non è disposta a cedere di fronte alla volontà dello stesso attaccante, che ha comunicato più volte la sua voglia di trasferirsi a Milano. Scrive la Gazzetta dello Sport:

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Muro Atalanta: “Nessuna paura di uno strappo con Lookman. Pronto braccio di ferro con l’Inter”
E se davvero l’Inter decidesse di prendere altre strade? Nessuno a Zingonia lo vivrebbe come un dramma. Per due motivi. Il primo: sempre ammesso che non arrivino altre richieste, magari dall’estero (la soluzione più auspicabile per l’Atalanta, ma in realtà per ora nessun club, oltre all’Inter, si è fatto avanti con argomenti concreti), in rosa resterebbe un giocatore forte, a tutto vantaggio del potenziale della squadra. Che non a caso, oggi, gli uomini mercato puntano a rinforzare con un centravanti che sostituisca Retegui, non con un esterno che prenda il posto di Lookman.
Il secondo: l’Atalanta non è solo preparata ad un eventuale “strappo” del giocatore - che finora si è sempre regolarmente presentato a Zingonia per le terapie - e dei suoi agenti; è anche “rodata” ad affrontare certe dinamiche, vedi vicenda Koopmeiners della scorsa estate. La differenza rispetto ad un anno fa è chiara, perché l’Atalanta non ha mai dichiarato Lookman incedibile, come fece con l’olandese. Il pugno di ferro, nei progetti del club bergamasco, è soluzione messa in preventivo, ma come estrema: se quello con l’Inter diventasse un braccio di ferro. Interminabile, e con regole troppo diverse dalle sue.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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