L’Inter, come molte altre grandi società, si trova a dover coniugare ambizioni sportive e vincoli economici. Il fondo Oaktree, nuovo proprietario del club, ha infatti fissato paletti chiari per il mercato. Lo riferisce il Corriere dello Sport. Non si tratta solo di questioni legate all’età dei calciatori, ma soprattutto di parametri economici ben definiti.

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Cds – Oaktree ai dirigenti: “Acquisti, tetto a 25 mln e 2 mln di ingaggio. Per le eccezioni…”
Quest’anno, a differenza del passato, le risorse non mancano e il budget messo a disposizione è considerevole. Tuttavia, ogni investimento deve rispettare criteri rigidi: massimo 25 milioni di euro per il cartellino e non oltre i 2 milioni netti di ingaggio annuale. Giocatori come Sucic, Luis Henrique, Bonny e Diouf rientrano esattamente in questa fascia.
Qualora si voglia superare questi limiti, è necessaria un’autorizzazione speciale da parte del fondo. In passato, deroghe erano state concesse per calciatori ritenuti veri punti fermi, come Lookman e Koné. Ma è evidente che la stessa fiducia non può essere riposta su talenti ancora in fase di crescita o provenienti da campionati esteri, dove l’adattamento rappresenta sempre un’incognita.
La strategia di Oaktree punta dunque a un mercato sostenibile, senza colpi di testa, con l’obiettivo di garantire solidità finanziaria e continuità tecnica. Una linea che privilegia giocatori giovani e dal potenziale, ma che al tempo stesso riduce la possibilità di investimenti più audaci.
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