"Si torna dunque alla situazione di qualche mese fa. Allora era l’Arabia e iniziò, almeno a livello mediatico, una sorta di palleggio di responsabilità sull’eventuale addio: se il giocatore vuole andare vada, se la società mi vuole sacrificare che lo dica. Senza parlare del prezzo del cartellino: anche allora l’offerta saudita era molto bassa come ora vorrebbe il Gala (a maggior ragione che il ragazzo è a scadenza contratto), mentre la Roma vorrebbe un indennizzo più corposo".
(Fonte: TMW)
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