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Ziliani: “Sconfitta del Milan? Nessuna sorpresa. Preferisco dirlo subito, magari sbaglio ma…”
Paolo Ziliani ha definito una "non sorpresa" la sconfitta del Milan con la Cremonese. L'analisi del giornalista sportivo si è concentrata su Massimiliano Allegri: "Nonostante la sola cosa che Allegri sappia fare, e alla quale si dedichi anima e corpo, è chiudersi in difesa e chi s’è visto s’è visto, ieri al termine di Milan-Cremonese 1-2 vinta dai grigiorossi neo promossi con pieno merito (cosa che lo stesso Allegri ha riconosciuto), abbiamo visto il tecnico livornese andare in tv visibilmente rintronato, col sorriso forzato delle migliori - o peggiori, fate voi - occasioni, a dire che il Milan aveva perso perché nelle azioni dei gol non c’era stata la “percezione del pericolo” e perché la squadra non era scesa in campo “con la necessaria cattiveria”.
"E insomma: magari mi sbaglio e a cominciare dalla 2^ giornata il Milan inanellerà un filotto di vittorie e di prestazioni entusiasmanti che il Milan di Sacchi, al confronto, sembrerà poca cosa. Tutto può essere. Ma poiché non è quel che penso (e non lo penso da tempo immemore) preferisco dirlo subito: non ci voleva proprio, dopo tutte le disgrazie degli ultimi anni (leggi: avvento delle proprietà americane Elliott e Red Bird, insediamento nella stanza dei bottoni di dirigenti inventati e totalmente inetti come Furlani e Ibrahimovic, svendita selvaggia dei migliori giocatori come se il Milan fosse diventato l’Empoli o il Sassuolo), il ritorno di Max Allegri sulla panchina del Diavolo. Si rischia addirittura, ripensando a Fonseca e a Conceiçao, di ritrovarsi a pensare, tra qualche mese, che si stava meglio quando si stava peggio", ha concluso Paolo Ziliani nella sua riflessione dedicata al Milan e al suo tecnico, Max Allegri.
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