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ESCLUSIVA Altobelli: “Lukaku ora deve lavorare forte. Tra Lautaro e Dybala…”

Daniele Vitiello

Le parole dell'ex capitano nerazzurro a proposito del ritorno del belga a Milano dopo un anno al Chelsea

In pochi pensavano che potesse essere possibile. Romelu Lukaku si è ripreso l'Inter al termine di una trattativa condotta praticamente in prima persona, tornando in prestito dal Chelsea dopo essersi trasferito appena un anno fa per 115 milioni. Una cosa mai vista nel mondo del calcio. Il figliuol prodigo nerazzurro è tornato a casa e di questo abbiamo parlato con Alessandro 'Spillo' Altobelli, storica bandiera dell'Inter.

Questo il suo pensiero ai microfoni di Fcinter1908.it in esclusiva: "Io mi auguro che tutti i tifosi dell’Inter si dimentichino ciò che è stato la scorsa estate, perché lo sappiamo cosa è successo e perché ha scelto di andare. Ha fatto una scelta disastrosa sotto il profilo sportivo, non economico sicuramente. Le cose sono andate male, ma c’è ancora qualcuno che crede in lui come Zhang, Marotta, Ausilio e per lui è assolutamente un bene. Quando abbiamo visto che è arrivato all’aeroporto siamo stati contenti e soddisfatti, ma deve ripartire da zero. Deve riconquistare l'ambiente a suon di prestazioni e gol".

Giusto quindi tornare sui suoi passi.

"Quest'anno al Chelsea si è reso conto che i soldi non sono tutto. Ha scelto di andare dove gli vogliono bene e dove lo hanno riaccolto a braccia aperte. Ci auguriamo che ritorni quello della prima ora, che ha vinto lo scudetto giocando un grande campionato in coppia con Lautaro. All’inizio sarà un po’ difficile, un fisico come il suo deve lavorare molto forte perché trascinare 100 chili è difficile".

Rivedremo il Lukaku del biennio con Conte?

"Secondo me rivedremo quel Lukaku. Ha voglia, passione, volontà e stima di tutti".

Meglio il tandem con Lautaro o eventualmente con Dybala?

"Lautaro-Lukaku è una coppia perfetta, già vista, si trovano alla perfezione. Se dovesse arrivare Dybala, quello che abbiamo visto nel momento migliore, si aggiungerebbe un campione. Lui lo è e va trattato da tale. Alla Juventus non hanno fatto sempre così, ci doveva mettere sempre del suo. Può essere decisivo sempre, anche quando stai giocando male e hai bisogno del colpo di genio".