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Beccalossi: “Via Conte, adesso tutti sul carro. Alla Pinetina coalizzati, Sensi doveva…”

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L'ex giocatore nerazzurro ha fatto il punto sulla situazione in casa Inter: il "patto" alla Pinetina, la grande forza di Conte e poi nello specifico Sensi, Eriksen e Handanovic. Giocatori criticati, che stanno dimostrando di essere sul pezzo.

Redazione1908

 

Evaristo Beccalossi non ha dubbi sulla qualità e forza dell'Inter allenata da Antonio Conte. I timori riguardano una situazione globale, di pandemia. Una situazione che anche il calcio non può - purtroppo - ignorare. L'ex giocatore, tuttora idolo incontrastato dei tifosi, è intervenuto in una lunga diretta Instagram su Youtube rispondendo alle domande di un canale nerazzurro (il Vate): "Siamo in una situazione anomala. Dobbiamo stare attenti, è tutto così anomalo. La squadra è pronta per vincere, non mi preoccupa quello. Mi preoccupa la salute. Abbiamo un gruppo che fa più tamponi che allenamenti. Trovo riduttivo parlare come se non fosse successo niente con questa pandemia. Ci sono delle situazioni non belle. A livello sportivo, so come lavorano Conte e Oriali. Mi preoccupa tutto ciò che c'è intorno. Parli di calcio e la gente se ne frega di quello che sta succedendo, non mi piace. Logo? Sarò legato all'Inter a vita. Chi non è legato a San Siro, per esempio? Però la vita va avanti, vai all'estero e trovi degli stadi con tutti i confort. Quello che conta è amare l'Inter. C'è tutto un sistema per cui la vita va avanti, c'è il marketing. Il logo: a uno piace di più, a uno meno. Ma l'Inter si ama. L'Inter ha un bacino di tanti tifosi. Ma quando viaggi ormai e vai negli stadi all'estero, questi rispondono a esigenze particolari".

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Eriksen, Sensi, Handanovic: dubbi spazzati via

"Eriksen? Conosco tutto lo staff. Sul dubbio della crescita della squadra non avevo dubbi. Dicevo: ne parliamo a marzo. Si parlava di Skriniar che non poteva giocare a 3. Eriksen non ha fantasia, ha ottime qualità. Ero arrabbiato perché un giocatore così che aveva la fortuna di indossare la maglia dell'Inter ci stava mettendo meno tempo ad ambientarsi. C'era anche bisogno di lui. Si parlava del fatto che potesse andare via. Se uno sa le qualità le tira fuori. Non è un trequartista, non è un giocatore davanti alla difesa, ma un centrocampista di qualità che sta facendo benissimo. Via Conte, via questo, Skriniar venderlo: tutti parlavano. Adesso dove sono? Sono tutti sul carro. Troppo facile così. Credo che non si debba arrivare a questa situazione. Se Eriksen ci ha messo un anno per inserirsi... Conte secondo voi, se lo vede pronto non lo fa giocare? Tutti parlavano con hashtag via Conte, rifondazione, ecc... Bisogna tornare un po' più equilibrati. So come hanno lavorato. Grande lavoro, grandi soddisfazioni. Champions League? Lì la difficoltà era mettere insieme un'ottima squadra che faceva fatica a muoversi da squadra".

"Sensi? Il giocatore sta cercando di recuperare, stanno cercando di recuperarlo. Era titolare di questa squadra. Ha avuto un sacco di problemi fisici. Guardate che sono tutti monitorati: Sensi doveva prendere fiducia, aveva il complesso di farsi sempre male. La convocazione in Nazionale? Lo vedi che sta migliorando, a livello psicologico c'è dentro un lavoro. E' sempre stato considerato titolare. E' solo un problema mentale, è un giocatore molto bravo. Quando ti fai male 5.6 volte ci svuole del tempo. C'è un lavoro psicologico importante. La convocazione e il gol che ha fatto dovrebbero consegnarci un Sensi di prima maniera. Mi piace, credo che gli faccia bene il gol in Nazionale. Ha grande qualità. C'è un lavoro psicologico dietro, dovrebbe prendere più di fiducia e tirare via le remore che ha".

"Urgenza di trovare un sostituto ad Handanovic? Il problema è chi lo pensa. Deve trovare un medico bravo. Anche per Handanovic passano gli anni, ma un mese fa dicevano che fosse finito. La società si sta già muovendo, ma mettere in discussione gli anni che sta facendo all'Inter no. Può fare un errore. Meno male che è una persona equilibrata e intelligente, gliene hanno detto di ogni. Non lo ritenevo giusto. Ci sono delle basi. Messo in discussione così, queste sono le cose che mi fanno arrabbiare. La società sa che deve farsi trovare pronta e prendere un portiere più giovane. Ma non significa che Handanovic non possa più fare il portiere". 

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Il patto della Pinetina: tutti uniti

"Società? Con l'arrivo di Conte in un momento di difficoltà non c'è stato uno che abbia alzato la mano e chiesto se ci fossero dei problemi. Si sono coalizzati tutti, alla Pinetina, tutti. Sono dei grandi professionisti che inseguono l'obiettivo. Nessuno ha alzato la mano dicendo io mi guardo intorno. Tutti vogliono vincere il campionato. Sono tutti sul pezzo per vincere il campionato. C'era la possibilità di portare a casa due-tre giocatori interessanti, poi ci sono stati dei problemi e la società è stata costretta a mollare. Non solo Tonali, ce ne erano un paio. Nella difficoltà anche Conte che ha dovuto dimostrare tre volte tanto che voleva vincere con l'Inter, lui all'inizio ha dovuto lottare più di altri perché c'era molta prevenzione nei suoi confronti. Ero sicuro che si sarebbe preso le soddisfazioni, Oriali è mio fratello. Deve esserci un minimo di esperienza. Non è che schiacci un bottone e tutto va a posto. Devi lavorare e c'è un percorso".

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Appunti di mercato

"Nuovo Beccalossi? A livello giovanile sono sparite le caratteristiche che avevo io. Non c'è più il trequartista o il fantasista. Giocano tutti con una prima punta. Uno che ha fantasia non gioca più dietro le punte. Poche squadre usano il trequartista. Bisogna essere bravi nei settori giovanili e aprire le porte a tutti. Con l'arrivo di Mancini la regola è cercare di costruire dal basso, dal portiere e dai difensori. Mercato per migliorare la rosa? Mi aspetto due-tre giocatori per elevare la rosa. Devi essere competitivo in campionato e in CL. Bisogna vedere, Conte ha le idee chiare. Secondo me anche con la famiglia Zhang tutto tornerà normale e si sistemerà. Se tu vinci il campionato, Conte non vive di rendita. Vuole andare all'attacco della Champions League. La Juve ha vinto 9 campionati, la CL non riesce a vincerla. Davanti ci siamo, con il recupero di Eriksen può bastare un centrocampista e poi qualcosa sulle fasce. Dietro siamo a posto. Magari qualcosa a sinistra. 2-3 giocatori e poi siamo pronti. Come mentalità siamo cresciuti molto. Quando incominci a vincere ti cresce l'autostima. Importante è portare a casa il campionato".

"Vice-Lukaku? Togliere Lukaku è come togliere Ronaldo alla Juve. Devi prendere una punta, ma se è forte come fai a tenerla in panchina? Dzeko e Lukaku potevano giocare insieme, ma se Dzeko non gioca con continuità non potrà mai essere quel giocatore che è quando gioca sempre. Deve arrivare una punta che sappia e capisca il suo ruolo. Vedete come l'Atalanta sa gestire bene questa situazione? Muriel? Devi prendere un giocatore che sia pronto per entrare. Devi trovare uno che vuole anche fare la riserva. Sanchez mi piace molto, ma è diventato più rifinitore. Adesso si è completato bene. Un attaccante arriverà. Muriel potrebbe andare bene. Se dicevi a Bobo Vieri di stare in panchina non poteva reggere di non giocare con continuità. Martins? Era incedibile. Lui era il classico giocatore che poteva entrare e svolgere questo ruolo. Tonali ho visto subito che era bravo. Però essere pronto è un'altra cosa. Se uno è bravo, per me, è bravo ma non possono essere subito completi. Quando si ha fiducia nei giocatori giovani, questi crescono e migliorano".

"Similitudini Bersellini-Conte? Conte lo conoscevo da tantissimi anni. A me piace. Non mi piacciono quelli che mandano i baci e si battono la mano sul cuore, voglio quelli che si impegnano fino alla fine". 

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Settore giovanile

"Settore giovanile? Mancini con i giovano non guarda in faccia nessuno. Se incominci a vincere dovresti inserire 4-5 giovani per gratificare anche i settori giovanili e dare una speranza ai giovani di essere protagonisti. Non è pronto, devi mandarlo a farsi le ossa, dicono sempre così. Tutti sapientoni: non può avere l'Inter la quarta punta che è giovane. Bisogna sbattersene le scatole di quello che possono dire. Credo ciecamente nei giovani e sono contento che ci sia Mancini. Avanti tutta, in questi anni. Io allenatore? Non riesco a stare sul pezzo per 7 giorni, succedeva anche come giocatore. Alla domenica mi fuma già il cervello. Mi piace il mio lavoro adesso. Non ci voglio neanche pensare. Se devo lasciarne uno fuori devo anche raccontargli delle "palle" tattiche, fai l'assistente. Abbiamo un allenatore che è sempre sul pezzo. Pirola? Un ragazzo timidissimo. Un ottimo giocatore, uno sulla rampa di lancio. Bisogna insistere. Esposito? Lui e il fratello mi piacciono molto. Seba deve solo trovare la squadra che gli dà fiducia e i gol li fa. Salvatore invece lo abbiamo inserito, lui doveva essere con il fratello all'Inter. Dalla Spal al Ravenna e io l'ho trovato lì. Non mi interessa la categoria, voglio dimostra le mie qualità. io gli ho detto: sei il mio idoio. Credo molto in entrambi. A Seba non devono dare pressione. Salvatore è un ottimo centrocampista".

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