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In 5′ l’emblema della stagione dell’Inter. Che sia la svolta? Inzaghi non separi la Lu-La

Dopo Empoli, l'Inter trova la seconda vittoria consecutiva in campionato. L'analisi di FcInter1908.it

Minuto 25: Correa dalla destra serve Mkhitaryan che di piatto destro buca Provedel, ma il gol viene annullato per fuorigioco dell'argentino. Minuto 30: errore in disimpegno di Acerbi, palla rubata da Luis Alberto che serve Felipe Anderson, 1-0 per la Lazio. La stagione dell'Inter in campionato è racchiusa in questi 5 minuti: l'Inter che attacca, crea occasioni senza trovare il gol, mentre gli avversari vanno in rete al primo tiro in porta.

Stavolta, però, la storia non si è ripetuta perché la squadra di Inzaghi finalmente è riuscita a reagire allo svantaggio e lo ha fatto nella gara più importante della stagione in chiave Champions. I nerazzurri sono stati protagonisti di una grandissima partita e hanno confermato di attraversare un grande momento di forma. Viene il dubbio, guardando le prestazioni di febbraio e marzo, che ci sia stato un richiamo di preparazione proprio per arrivare al top ad aprile e maggio.

Adesso la squadra è brillante dal punto di vista atletico e la gara contro i biancocelesti ne è l'emblema. In settimana l'Inter aveva giocato con la Juventus una partita tirata, mentre la Lazio aveva avuto sette giorni per prepararla. Guardando la partita la sensazione era che fosse stata la squadra di Sarri ad aver giocato mercoledì. Forse è questa la notizia più importante: nel momento clou della stagione, l'Inter ha ritrovato brillantezza fisica, fiducia e convinzione nei propri mezzi. Tutte cose che erano mancate nei due mesi precedenti, a eccezione delle coppe. L'altra nota di merito è sicuramente per Romelu Lukaku. Big Rom è stato protagonista di un'altra grande partita dopo Empoli.

Ha fatto a sportellate, lottato e fornito due assist decisivi, è mancato solo il gol per rispolverare tutto il repertorio. Il messaggio è forte e chiaro: Big Rom è tornato e lo ha fatto nel clou. Nel pre partita Beppe Marotta ha parlato del futuro del belga e provando a decifrare le parole del dirigente nerazzurro, ci sono i presupposti perché Lukaku venga riconfermato anche la prossima stagione.

"Ha dalla sua delle skills molto importanti, è innamorato di questa società e di questa città, presupposti importanti per fare un'attenta valutazione. È un giocatore che però non è nostro. Rientra nella proprietà del Chelsea, valuteremo insieme all'area sportiva e alla società. Oggi i presupposti da sottolineare sono la grande disponibilità del ragazzo e il suo grande senso di appartenenza, presupposti importanti che vanno di pari passo con quelli tecnici e agonistici". Ecco, l'unico errore che oggi si può imputare a Inzaghi è sicuramente quello di non aver lanciato dal 1' Lukaku e Lautaro.  Non vorremmo apparire blasfemi, ma c'è una frase del Vangelo che calza a pennello in questo caso: "L’uomo non separi ciò che Dio ha unito". Ecco, Inzaghi non separi Lukaku da Lautaro, soprattutto questo Lukaku e questo Lautaro.