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Eriksen operato, domani le dimissioni. L’Inter non ha fretta, tra un mese esami a Milano

Andrea Della Sala

Il centrocampista dell'Inter, dopo il problema cardiaco avuto durante la gara con la Finlandia, lascerà domani l'ospedale

È di oggi la decisione relativa al futuro di Eriksen. Il centrocampista dell'Inter ha subito un'operazione in cui gli è stato installato un defibrillatore. Ritorno in campo? È presto per fare previsioni e per dare risposte.

"Sarà dimesso venerdì il giocatore dell’Inter, tornerà nella sua casa qui in Danimarca, starà con la famiglia, la moglie Sabrina, i due figli. Il defibrillatore regolarizzerà l’aritmia al cuore, stravolgerà invece la sua carriera. Il futuro da professionista è in bilico, a essere ottimisti in pausa. Tra un mese rientrerà a Milano, ripeterà tutti gli esami daccapo. Se il defibrillatore è solo temporaneo e potrà essere rimosso ha qualche chance di tornare in campo con la maglia nerazzurra, comunque non subito, altrimenti per lui inizierà un’altra storia", spiega il Corriere della Sera.

"Le regole in Italia sono rigide e chiare: con un defibrillatore è possibile praticare solo sport senza rischi traumatici, il calcio non lo è. All’estero si può giocare, lo dimostra il caso di Blind, ex compagno di squadra di Eriksen all’Ajax, e difensore dell’Olanda, in campo agli Europei. Ha lo stesso apparecchio salvavita addosso e ha affrontato ieri l’Austria. Da noi però i medici hanno una responsabilità penale, nessuna commissione concederebbe l’idoneità a Eriksen. Chissà poi cosa deciderà lui, se vorrà tornare o se, dopo il cartellino giallo che gli ha mostrato la vita come uno spietato arbitro, preferirà prendere altre decisioni. Servirà tempo per capire come muoversi. L’Inter non ha fretta, il giocatore neanche, tutti lo aspettano, lo stop cautelativo è una necessità. La dirigenza nerazzurra, l’ad Beppe Marotta e il dottore del club Piero Volpi, vorrebbe fargli visita il prima possibile", aggiunge il portale del quotidiano.