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Inter-Eriksen, un giorno è cambiato tutto. Manca l’ultimo “scoglio da superare”

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Il danese è riuscito a conquistarsi la fiducia di Conte quando ha imparato a difendere 'occupando con intelligenza la posizione'

Eva A. Provenzano

C'è stato un momento che ha stravolto la sua esperienza all'Inter. L'ha cambiata in meglio. Atteso, attesissimo dai tifosi nerazzurri che non hanno mai perso la speranza, Christian Eriksen si è preso un posto da protagonista a Milano. Ed è stato più complicato del previsto. Arrivato a gennaio del 2020, annunciato come un colpaccio di Marotta, ma Conte ci ha messo un po' a trovare il feeling con lui. È cominciato tutto con quel gol al Milan in Coppa Italia.

Là gli interisti si sono resi conto che poteva essere cambiato qualcosa per il danese. Il giocatore, non è un caso, è diventato centrale nei pensieri di Conte da quel giorno. E dopo un lungo lavoro con lui. Questa mattina La Gazzetta dello Sport parla proprio del giocatore interista e spiega che gli manca solo il gol perché questo anno da difficile diventi importantissimo. Perché Eriksen non ha ancora segnato in questo campionato e - dice la rosea - l'Inter gli chiede i gol scudetto. Quelli in più che danno una mano all'attacco a cacciarsi fuori dalle partite più complicate del previsto.

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L'ultimo scoglio

Il giornale sportivo scrive di Christian: "La crescita dei risultati della squadra è, infatti, direttamente proporzionale all’uso di Eriksen in mezzo al campo. Christian non sarà mai la tradizionale mezzala contiana, quella tutta contrasti e inserimenti, ma ha comunque trovato posto anche in questo universo prima ostile: all’Inter ha imparato a difendere occupando con intelligenza la posizione e si somma a Brozovic in fase di impostazione. Mostra tecnica e visione, un po’ da interno e un po’ da regista. Il tutto con ben altra fiducia, sua e degli altri".

Insomma, Eriksen è diventato essenziale per l'Inter e adesso gli manca solo il gol, una risorsa che ha tra le sue caratteristiche e trovare il gol è l'obiettivo, 'l'ultimo scoglio da superare'. In Nazionale ha segnato 36 gol finora in 103 presenze. Potrebbe raggiungere questa sera - qualora giocasse come sembra contro Israele - il suo mito Laudrup che di presenze ne ha collezionate 104 segnando 37 gol. La Nazionale danese lo ha voluto a tutti i costi per la trasferta in Israele e saranno poi le autorità israeliana a dare il consenso per il ritorno a Copenaghen. In Danimarca si giocherà la gara contro la Moldavia del 28 marzo.

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"La normalità"

Come dicevamo, il gol è tra le sue caratteristiche. Al Tottenham nella stagione 2017-2018 aveva segnato dieci gol. Con l'Inter in campionato ha segnato solo nel luglio 2020 nella gara vinta dai nerazzurri contro il Brescia per sei a zero. Così la rosea conclude con un auspicio: "Quella rete in Coppa Italia al Diavolo vale il triplo, visto che ha modificato il corso degli eventi, ma per Christian segnare col ritmo di sempre sarebbe un lieto ritorno alla normalità".

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