Vigilia di Champions League per Inter e Milan: le due squadre, dopo il derby della scorsa settimana vinto dai nerazzurri, si affrontano domani a San Siro nella semifinale di ritorno. Una gara che vale un sogno: la finale di Istanbul del 10 giugno. Alessandro Bianchi, ex esterno di centrocampo interista, ha presentato la sfida in esclusiva ai microfoni di Fcinter1908.
Si riparte dallo 0-2 della gara di andata in favore dell'Inter: come arrivano le due squadre al match di ritorno?
"Inubbiamente l'Inter ci arriva bene, soprattutto dal punto di vista mentale: sta attraversando un buon momento, viene da diverse vittorie, ha vinto all'andata, si è tirata su in campionato. Il Milan, al contrario, non sta attraversando un buon momento sia in campionato che in Champions League, però questo non vuol dire niente: domani sera l'Inter dovrà resettare e pensare di partire dallo 0-0, cercando di fare la sua partita senza pensare alla gara di andata perchè potrebbe essere veramente pericoloso".
Inzaghi e Acerbi in conferenza stampa hanno ribadito di non sentirsi affatto al sicuro.
"È assolutamente così, è la cosa da fare. Nel calcio se ne sono viste di tutti i colori, ci sono stati risultati che sulla carta erano impronosticabili. In questo momento è logico che l'Inter sia favorita, ma basta prendere un gol e la partita si fa dura. L'Inter deve scendere in campo con l'idea di vincere. Oltretutto il discorso casa-trasferta in questo caso non esiste: Milan-Inter o Inter-Milan è la stessa cosa, come quando giocavo io. Certo, possono esserci più o meno tifosi della tua squadra, ma giochi sempre in casa, non è come giocare contro un'altra squadra".
Qual è l'errore da non commettere?
"L'unico errore sarebbe quello di pensare al 2-0. Mentalmente non puoi scendere in campo e pensare di essere al sicuro. Le partite non sai mai come possono finire, basta ricordarsi il derby dell'anno scorso: l'Inter per 70 minuti aveva asfaltato il Milan, poi in 5-6 minuti Giroud ha segnato 2 gol. È capitato anche a me contro il Bayern Monaco, quando subimmo 3 gol in 7 minuti. L'unica cosa è stare sempre concentrati dal 1' al 95'. Ci sarà da soffrire".
L'Inter è tornata al top della forma nel periodo decisivo della stagione.
"Fortunatamente sì. Quest'anno è stato un po' così, con tanti alti e bassi. Si parlava tanto di Inzaghi in bilico, adesso il campionato è andato come è andato. Se ripenso a questi 2 anni direi che forse è l'anno scorso che abbiamo buttato lo scudetto, quest'anno il Napoli ha fatto qualcosa di incredibile e sarebbe stata dura per chiunque stargli dietro. C'è da dire che l'Inter nelle ultime partite si è ritrovata, è terza in Serie A, c'è la finale di Coppa Italia e c'è da giocarsi una semifinale di Champions League: io sono molto positivo, ma bisogna stare attenti. Basta poco per perdersi".
Quanti e quali sono i meriti di Inzaghi?
"Sicuramente i meriti di Inzaghi ci sono: è stato bravo soprattutto nei momenti di difficoltà a scuotere il gruppo e a tenerlo unito, a un certo punto della stagione poteva sfaldarsi. Le voci sul suo futuro di sicuro non hanno aiutato, e lui è stato bravo a rimanere concentrato e a lavorare, e alla fine sono venuti i risultati".
Nel Milan potrebbe rientrare Leao: la sua eventuale presenza può cambiare gli equilibri della sfida?
"Indubbiamente Leao se sta bene è uno che ti fa la differenza. Quando è in giornata può far male a qualsiasi squadra. Non so come rientrerà da questo infortunio, sicuramente è uno da tenere d'occhio. Ma non ci si può limitare a lui, i pericoli possono venire anche da altri calciatori come Giroud e Tonali. Non puoi fare la partita solo su un giocatore, anche se è uno dei migliori del Milan: meglio avere degli accorgimenti".
Chi potrà essere l'elemento decisivo domani sera?
"Io punto sempre molto su Lautaro, spero che magari faccia gol e che diventi un giocatore importante. Nell'Inter sono in molti ad essere in forma, speriamo che in tanti diventino protagonisti".
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