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Eto’o: “Vi spiego perchè sono andato via dall’Inter. Vogliamo essere come il Barça!”

In una lunga intervista rilasciata al quotidiano britannico “The Guardian” Samuel Eto’o racconta quali sono stati i reali motivi che lo hanno spinto a lasciare l’Inter e soprattutto il calcio che conta. Non una questione di soldi, a suo...

Alessandro De Felice

In una lunga intervista rilasciata al quotidiano britannico “The Guardian”Samuel Eto’o racconta quali sono stati i reali motivi che lo hanno spinto a lasciare l’Inter e soprattutto il calcio che conta. Non una questione di soldi, a suo dire, o meglio non solo.

“Una cosa che dovete sapere di me è che sono un tipo avventuroso. Ho lasciato il Camerun quando avevo 13 anni e ho vissuto più in Europa che in Africa. In estate per me la domanda è stata se rimanere nel club dove volevo giocare o se cercare una nuova opportunità e guardare al futuro. Mi sono chiesto anche se potevo dare fiducia e speranza ad una regione e veramente poter fare qualcosa. L’unica cosa che voglio è dare speranza e tutti sappiamo che la speranza ci permette di vivere. Non c’è niente di più prezioso che essere sani e avere la speranza di vivere una giornata migliore domani".

Non ci sta Samuel Eto'o a sentir parlar male della sua nuova "casa". Si parla di pericoli, ma lui non è d'accordo: “Posso solo dire quello che ho vissuto e sperimentato. La maggior parte delle persone che sono venute a Makhachkala sono andate via con opinioni diverse. È una città rilassante, ma anche molto vivace come molte capitali del mondo. A prima vista non diresti mai che ci sono problemi politici. Ho avuto la possibilità di scoprire una regione molto bella in Daghestan e finora le mie esperienze sono state positive. Ho la mia guardia del corpo, ma è con me anche a Londra e a Parigi o ovunque vada quindi non c’è niente di speciale o di diverso a Makhachkala".

Tutti vogliono capire cosa ci sia sotto al suo trasferimento in Russia. E' davvero solo una questione di soldi? Lui si dice felice di questo interesse: "Sono davvero felice di vedere che ci sia un interesse a seguirmi e a capire quali siano le motivazioni che mi hanno spinto a venire all’Anzhi perché il primo obiettivo era quello di attirare l’interesse dell’Europa. Il club non è solo una squadra di calcio ma rappresenta l’intera regione e la speranza di tutti. Devo dire però che io non sono un politico e non so come si fa politica. Sono un calciatore, so come si gioca a calcio e so gestire i progetti in ambito sportivo. Questo è quello che voglio limitarmi a fare".

A chi si ispira l'Anzhi? Eto'o non ha dubbi: "Ci stiamo sforzando di essere come il Barcellona, sono loro il punto di riferimento nel calcio di oggi, non il Manchester City. L’obiettivo dell’Anzhi è quello di ottenere qualcosa da una regione che non è stata ancora esplorata e portare questa squadra, attraverso la filosofia del bel calcio, in una posizione migliore nel mondo del calcio".