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FCIN1908 Scouting – Zurigo, Inter e l’intreccio con Gnonto: Hoti, gigante kosovaro

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La rubrica sui migliori giovani del panorama internazionale curata da Fcinter1908: oggi presentiamo Andi Hoti

Fabio Alampi

In un calcio dove sempre più giovani riescono a imporsi e a far innamorare i propri tifosi, con le più grandi società pronte a sfidarsi a suon di milioni per accapararsi i migliori, Fcinter1908 vi propone ogni settimana un talento diverso, con un occhio di riguardo per i giovani di casa nerazzurra.

L'Inter di Armando Madonna sembra aver finalmente trovato la quadra giusta: i nerazzurri, grazie alle ultime due vittorie consecutive, sono ora balzati al comando del campionato Primavera, portandosi a +2 sulla coppia Sampdoria-Roma. La mossa vincente del tecnico interista è stata il passaggio al 3-5-2, che ha ridato equilibrio e sicurezza alla squadra: una svolta resa possibile dall'ingresso in pianta stabile al centro della difesa di Andi Hoti, rientrato dopo un lungo infortunio e ora pronto a dimostrare tutto il suo valore.

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L'arrivo all'Inter e l'intreccio con Gnonto

Andi Hoti nasce a Uster, cittadina svizzera a pochi chilometri da Zurigo, il 2 marzo 2003, da genitori di origini kosovare. Si mette in luce nel settore giovanile dello Zurigo, arrivando a soli 16 anni a giocare con l'Under 18: il suo fisico imponente (supera il metro e 90) e le sue qualità tecniche lo rendono ben presto uno dei talenti più promettenti del vivaio biancoblu, tanto che diversi club europei mettono gli occhi su di lui. A spuntarla è l'Inter, che nel gennaio 2020 gli fa firmare un contratto fino al 30 giugno 2022.

Hoti viene aggregato alla formazione Under 17 nerazzurra guidata da Christian Chivu, che gli consegna da subito una maglia da titolare primo dello stop ai campionati imposto dal diffondersi della pandemia di coronavirus. All'inizio di questa stagione viene promosso in Primavera, con cui esordisce già alla prima giornata nei minuti finali del match contro la Sampdoria. La nuova interruzione dei tornei giovanili e un brutto infortunio rallentano sensibilmente la sua esplosione. Ritrova il campo solamente un mese fa: dopo un positivo rientro con l'Under 18 si impone definitivamente con Madonna, che gli cuce un ruolo su misura di regista della difesa nel nuovo 3-5-2 nerazzurro.

Il suo nome si intreccia, seppur in maniera non diretta, con quello di Wilfried Gnonto: il gioiellino cresciuto nel settore giovanile dell'Inter, dopo aver incantato con la maglia nerazzurra e aver stupito a livello internazionale durante il Mondiale Under 17, ad aprile decide di firmare proprio per lo Zurigo, compiendo il percorso inverso.

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Gigante dai piedi buoni

Fisico imponente, forte nel gioco aereo e dotato di una buona tecnica di base: Hoti è un difensore centrale che fa del senso della posizione e della forte personalità due delle sue principali caratteristiche. Le sue qualità in fase di impostazione gli permettono di agire anche da centrocampista e, all'occorrenza, da terzino destro, anche se il ruolo di perno centrale in una linea difensiva a tre sembra essere quello in cui può esprimersi al meglio. Molto pericoloso sui palloni alti, per il suo stile di gioco può ricordare Javi Martinez o, andando più indietro nel tempo, Marcel Desailly, altri due giocatori in grado di sfruttare fisico e doti tecniche sia in difesa che a centrocampo.

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