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Frattesi uomo del destino. Altro gol decisivo, la riserva di lusso mette la firma sullo scudetto

Frattesi uomo del destino. Altro gol decisivo, la riserva di lusso mette la firma sullo scudetto - immagine 1
Il centrocampista, entrato nel secondo tempo, decide la gara come successo col Verona e regala tre punti importanti all'Inter
Andrea Della Sala Redattore 

Vittoria in rimonta per l'Inter in casa dell'Udinese. E ancora una volta a togliere le castagne dal fuoco ci ha pensato Davide Frattesi. Il centrocampista è entrato col piglio giusto, come sempre, e si è fatto trovare pronto a buttare in rete il tiro di Lautaro parato da Okoye. Una gioia indescrivibile e tre punti fondamentali.

"L'uomo del destino si chiama Davide Frattesi, ha la testa dura e la pazienza di Giobbe. Perché ha scelto la squadra col centrocampo più forte d’Italia, condannandosi a un part time di lusso che però lo porterà al tricolore con un record unico. Segnare quasi il doppio dei gol rispetto alle gare giocate da titolare. Tre sole volte infatti l’ex Sassuolo ha giocato dall’inizio in campionato, mentre con il graffio scudetto di ieri a Udine salgo-no a 6 i centri stagionali, di cui 5 in campionato. Vero che in quel gol al 95’ c’è tanto di Lautaro, che proprio quando sembrava averla data su con un fallo gratuito che gli farà saltare per squalifica il Cagliari, ma «ripulendolo» per il derby, trova il colpo del campione con quel destro che Okoye ha potuto solo mandare sul palo interno. Però poi ad avventarsi su quella palla c’era Frattesi, nessun altro. Perché il ragazzo romano ha un fuoco dietro che gli permette di accendersi in un amen", sottolinea la Gazzetta dello Sport.


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Un microonde che aveva iniziato a farsi amare dai nuovi tifosi segnando il primo gol in nerazzurro in un derby d’andata in cui erano diluviate reti e poi polemiche per quell’esultanza a zittire Leao e i rossoneri. Il secondo centro, senza dimenticare la perla in Champions contro il Benfica, è stato pesante forse anche di più di quello di ieri. Altra gara incarognita, quella del 6 gennaio scorso in casa col Verona, e altro gol del 2-1 in pieno recupero, avventandosi su un pallone vagante. San Siro impazzito per una vittoria il cui peso, dopo l’1-1 di fine anno a Marassi, lo si vedrà nei mesi seguenti. Perché quel successo, complice il rigore sbagliato al minuto 100 da Henry, ha aperto una striscia di vittorie che ha lanciato l’Inter verso la seconda stella.

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"Le ciliegine nei poker calati contro Lecce e Atalanta, ovviamente da subentrato, avevano fatto numero. Ieri lo stesso Frattesi ha di fatto chiuso definitivamente i conti. All’Inter infatti ora mancano appena 8 punti (in altrettante partite) per la certezza del titolo. E la zampata del ragazzo dei recuperi (tre gol oltre il 90’) tiene dunque anche viva la possibilità di fare festa in casa Milan, nel derby del 22 aprile. La ventiseiesima vittoria in 31 gare di campionato (segnando sempre almeno un gol, mai successo in Serie A) è stata celebrata in modo speciale, anche per come è venuta in coda a una gara sporca, contro un avversario fisico e in piena lotta retrocessione", aggiunge Gazzetta.

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