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Inzaghi tra mosse e risposte giuste: in questa Inter un solo insostituibile. Frattesi e Asllani…

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Il tecnico nerazzurro riesce a coinvolgere tutti, è questa la sua arma
Gianni Pampinella Redattore 

Dal giorno del ritiro a oggi, Simone Inzaghi ha plasmato un'Inter a sua immagine e somiglianza. Il tecnico nerazzurro è riuscito a coinvolgere tutti, anche chi il campo lo vede con il contagocce. È questa la vera arma di Simone che può fare affidamento anche sui non titolari quando qualcuno ha bisogno di tirare il fiato, o come successo a Firenze mancano due pilastri come Calhanoglu e Barella. "Il tecnico nerazzurro si ritrova altri titolari aggiunti, plasmati nei mesi. E ha un’Inter extralarge, pronta a ogni occasione. Lo snodo di Firenze è stato esemplare. Senza tre titolarissimi come Barella e Calhanoglu squalificati e Dimarco fuori per scelta, Inzaghi ha sfruttato il vento favorevole di una giornata in cui Juve e Milan avevano pareggiato. Presentarsi con una partita in meno e un punto in più all’arrivo di Madama a San Siro non era nei programmi. E anche per questo può essere un vantaggio psicologico", sottolinea il Corriere della Sera.

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"Ma più importante è avere la consapevolezza di una squadra che cresce in maniera omogenea. L’unico insostituibile è Lautaro, ovvero l’eccezione che conferma la regola, perché con 19 gol in 19 partite il Toro è impossibile da rimpiazzare senza contraccolpi. Al Franchi, Inzaghi voleva risposte soprattutto da Frattesi e le ha ottenute, con la miglior prestazione da titolare fin qui, anche perché in campionato era appena la seconda". 


"Il ragazzo d’oro del mercato estivo sta facendo un percorso che visto da fuori non è sempre facile da capire. Serviva anche a lui una serata così, tutta per sé e di conseguenza tutta per la squadra".

 

"Asllani invece ha superato quota 500, regalando l’assist da corner per il gol decisivo di Lautaro. L’anno scorso per il regista albanese i minuti furono appena 858 in 57 partite. Ma al di là della quantità — con questo Calhanoglu non è facile trovare spazio — è la qualità del suo rendimento e della sua affidabilità che sta crescendo. Più di Asllani ha giocato fin qui Bisseck (614), uno che Inzaghi non ha mai timore di mettere dentro nei momenti più caldi, segno di grande fiducia. Sugli esterni poi il tecnico interista ha come da programma quattro alternative alla pari. E Carlos Augusto, che pure non ha la pericolosità di Dimarco titolare fisso nelle serate di gala, è sempre più importante. Solo Klaassen, citato come esempio da Inzaghi ma poco adatto al 3-5-2, e il nuovo acquisto Buchanan, ancora a scuola di tattica sui banchi di Appiano, sono fuori dal quadro di gruppo. Ma non è detto che non ci entrino".

(Corriere della Sera)

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