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Inzaghi: “Non avevamo abituato così i tifosi dell’Inter ma c’è tempo per rialzarsi”

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Le parole del tecnico nerazzurro dopo il pareggio con la Fiorentina

Eva A. Provenzano

Uno a uno a San Siro nonostante tutto, nonostante le solite occasioni create e non concretizzate. A Simone Inzaghi non resta che leccarsi le ferite ancora una volta dopo novanta minuti nei quali l'Inter non è riuscita per la seconda volta consecutiva, dopo il Toro, a trovare la vittoria. Due sono quelle conquistate dai nerazzurri nelle ultime nove gare giocate in tutte le competizioni. E questo pari fa male altrettanto. Alla fine della gara contro la Fiorentina il tecnico interista ha analizzato così la prestazione dei suoi giocatori:

-Partiamo da quei cinque minuti positivi in cui l'Inter ha cercato di raddrizzare la partita dopo il gol del pareggio di Dumfries... 

chiaramente il primo tempo è stato insufficiente. Una squadra come la nostra deve fare di più e meglio. Poi nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, creato, potevamo fare di più. Un momento no: aver fatto sette punti nelle ultime sette partite comincia a pesare. Ma ci sono ancora nove partite e sono tante. Il campionato è impegnativo. La Fiorentina ha fatto un ottimo primo tempo, nel secondo tempo meglio noi. È venuto fuori un pareggio che non mi soddisfa perché eravamo abituati a fare di più-

-Ha rincuorato a fine gara i suoi: paura del contraccolpo psicologico per questi sette punti in sette partite? Ora arriva la sosta: meglio adesso? 

Penso che paura non ce ne sia. La paura sente più responsabilità. Rispetto all'inizio, a quello che si era detto, avevamo fatto un mese di dicembre perfetti, abbiamo ora avuto un calo e i ragazzi ne risentono. Dobbiamo rimanere tranquilli, lavorare di più, ci stanno mancando i risultati. Stiamo finalizzando di meno rispetto a quanto siamo abituati. 

Inzaghi: “Non avevamo abituato così i tifosi dell’Inter ma c’è tempo per rialzarsi”- immagine 2

Getty Images

-Non ti aspettavi un primo tempo così, come atteggiamento?

No, assolutamente. Si veniva dal primo tempo col Torino e da un approccio non fatto bene. Sicuramente potevamo fare di più, non sono esente da colpe, sono il primo responsabile di quello che succede. I ragazzi hanno messo in campo tutto quello che avevano. Su alcuni episodi non siamo stati bravissimi, dovevamo fare bene in certe occasioni.

-Quando si immagina di ritrovare l'Inter anche fisicamente? 

Dovremo lavorare, con 13 giocatori che andranno in Nazionale. Ma dovremo essere bravi. Con il 2 a 1 di Sanchez alla fine parleremmo d'altro. Ma sappiamo da tanti anni dal calcio che questi momenti vanno gestiti. Non avevamo abituato così i nostri tifosi, ma abbiamo tempo per poterci rialzare. 

Probabilmente abbiamo attaccato poco la profondità. Sull'assenza di Brozovic, troppo facile parlarne. Ma nel primo tempo, non ne sono contento, abbiamo lasciato gestire a loro, poi a parte l'ultima ripartenza di Ikoné non abbiamo sofferto nulla e abbiamo trovato diverse occasioni per poter vincere la partita.  

-Problema più psicologico: frenesia per gli errori? 

Si, probabilmente. Sarei più preoccupato se non creassimo. Nel secondo tempo abbiamo creato tante situazioni. Le ultime partite, nonostante non sia arrivata la vittoria, abbiamo creato. Sicuramente la squadra per frenesia e un po' una mancata vittoria che prima c'era sempre, la squadra ne è condizionata. 

-Per questo ha tolto insieme Lautaro e Dzeko? 

Di averne di attaccanti così ho la fortuna. Di volta in volta devo scegliere chi mettere in campo. Abbiamo iniziato con loro due e finito con gli altri tre in campo. 

-Già sta pensando a Juventus-Inter, diventa delicatissima? 

Senz'altro. Sappiamo che partita è, abbiamo affrontato i bianconeri già due volte. Sappiamo che avremo davanti un grandissimo avversario. Ora ci sono i 15 giorni di pausa e cercheremo di prepararci nel migliore dei modi. 

(Fonte: DAZN)

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