La sfida di mercoledì sera contro il Barcellona, dopo il successo di pochi giorni fa a San Siro sempre contro i catalani, assume i connotati di un crocevia forse decisivo per il destino europeo dell'Inter: i nerazzurri, nel caso in cui riuscissero a superare indenni l'inferno del Camp Nou, vedrebbero crescere in maniera esponenziale le proprie chance di qualificazione agli ottavi di finale. Uno scenario quasi impensabile al momento dei sorteggi dei gironi, con l'urna di Nyon che riservò alla squadra di Inzaghi due mostri sacri come i blaugrana, appunto, e il Bayern Monaco. Per riuscire in questa impresa ci sarà bisogno della miglior Inter. E chissà che l'annunciato clima infuocato che attende i nerazzurri in Spagna non possa essere la molla per risvegliare Lautaro Martinez.
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Lautaro, contro il Barcellona sai come si fa. E l’Inter ha bisogno dei suoi gol
Un digiuno lungo più di un mese
L'attaccante argentino sta attraversando un momento particolarmente difficile in fase realizzativa: il Toro non segna in gare ufficiali dal 30 agosto, più di un mese fa, quando realizzò la rete del momentaneo 3-0 contro la Cremonese (gara poi finita 3-1 per i nerazzurri). Da lì in poi il buio: 8 partite tra campionato e Champions League senza gol. Decisamente troppi per uno come lui, e troppi anche per l'Inter, alle prese con un difficile inizio di stagione e con infortuni che hanno ridotto all'osso il reparto offensivo. Contro il Sassuolo è servita una doppietta di Dzeko per ritrovare il successo in campionato: ora serve che anche l'altra punta rimasta a disposizione di Inzaghi si sblocchi.
I ricordi del Camp Nou
Il Camp Nou, inoltre, evoca ricordi felici: proprio qui Lautaro Martinez segnò il suo primo gol in Champions League con la maglia dell'Inter. Era il 2 ottobre 2019: i nerazzurri allora allenati da Antonio Conte passarono in vantaggio dopo soli 3 minuti grazie a un sinistro dell'argentino, terminale offensivo di una squadra anche allora priva del suo centravanti di riferimento, Lukaku. Il Toro chiuse quel girone europeo con 5 reti in 6 partite: un feeling successivamente interrotto, con soli 2 centri nelle ultime 17 apparizioni. Un altro dato da aggiornare e migliorare quanto prima.
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