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Leader in campo e fuori, è un nuovo Lautaro. Patto col mondo Inter: “Non vi deluderemo più”

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L'Inter si gode un nuovo leader: il Toro si è preso le sue responsabilità e ha spronato la squadra per l'ultima parte di stagione

Andrea Della Sala

A chiedere una svolta subito dopo la sconfitta di Bologna è stato Lautaro Martinez. Il Toro si è mostrato deluso e arrabbiato davanti alle telecamere e si è preso le sue responsabilità.

"La faccia rabbuiata, uno sguardo che parla. Niente testa bassa, solo gli occhi che sembrano urlare dalla delusione. La trasformazione adesso è completa: Lautaro Martinez è diventato il simbolo della nuova Inter. Una cosa è metterci la faccia quando si vince, quando c’è da raccogliere carezze e applausi. E un’altra e andare davanti alle telecamere per fare da parafulmini a una giornata nera e a chiedere pubblicamente scusa ai propri tifosi", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"Lautaro si sente interista dentro. A Milano, Lautaro ha assaporato per la prima volta il dolce gusto della vittoria, e da quel momento - scudetto 2020-21 - non si è più fermato. Quattro titoli con l’Inter, più due con l’Argentina. L’ultimo, il Mondiale in Qatar, ha sancito la definitiva consacrazione a livello internazionale, e restituito all’Inter un giocatore nuovo, nella testa e nella leadership. Come se il titolo di campione del mondo avesse spinto Lautaro a fare un ulteriore step di crescita professionale: non solo trascinatore ed esempio tecnico in campo, ma anche leader nello spogliatoio".

"E il viaggio sulle montagne russe dell’Inter di quest’anno, forse, si deve anche all’assenza di una leadership conclamata. I senatori ci sono sempre, ma gli anni passano per tutti e anche un grande spogliatoio ha bisogno di nuove facce da seguire. E Lautaro oggi sembra perfettamente a suo agio in questa nuova veste di ambasciatore nerazzurro. Credibile sempre, perché sincero e diretto. Non si è mai nascosto, non ha mai nascosto le emozioni. Come le lacrime versate sotto la Curva Nord all’ultima giornata dello scorso campionato, col titolo sfuggito a favore del Milan. Lautaro si è sentito responsabile, perché quella era già la sua Inter. Col mondo nerazzurro ha fatto un patto d’onore quel giorno: non vi deluderemo più. Ecco perché a Bologna ha sentito il bisogno di scusarsi. Ecco perché adesso ha invitato tutti a cambiare marcia. Lui per primo, per dare l’esempio", aggiunge Gazzetta.

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