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Conte: “Giochiamo a 1000 o non si vince. Var? Ora sono perplesso. Sensi e Lazaro…”

Il tecnico dell'Inter ha parlato il giorno prima della gara dei nerazzurri contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic

Andrea Della Sala

Dopo la vittoria sofferta col Brescia, l'Inter scenderà di nuovo in campo contro il Bologna domani alle ore 18. Alla vigilia della sfida contro la squadra di Mihajlovic, il tecnico dei nerazzurri Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa ad Appiano Gentile. FCINTER1908 ha seguito in diretta le parole dell'allenatore:

BOLOGNA - "È un'ottima squadra. Fa dell'intensità la sua arma migliore, danno grande pressione e sta in un buon momento di forma nonostante la sconfitta di Cagliari. Dovremo ribattere colpo su colpo e dare il 100%".

LAUTARO - "Guardando il presente puoi costruire il futuro. Sta lavorando bene, ha margini di miglioramento importanti. Bisogna continuare a lavorare così, sapendo che può migliorare. Mercato? Ne escono talmente tante che non è un problema, sono altre le mie preoccupazioni e non che il Barça guardi qualche nostro calciatore".

VAR - "Difficile dare consigli. È importante avere questo strumento, toglie l'errore grosso. L'anno scorso ero più positivo sul Var, non capisco il metro di giudizio, quando viene utilizzato e quando no. C'è instabilità e diventa difficile. Se fossi arbitro, col Var andrei a rivedere, mi metterei nelle mani del Var. Sarei più sereno sapendo che c'è una struttura che mi può correggere. Gli arbitri devono essere sereni, anche se non è semplice".

SCUDETTO - "Sinceramente noi dobbiamo cercare di fare del nostro meglio. Come ha detto Gasperini parlare di scudetto è un aspetto mediatico anche per l'Inter. Sappiamo i nostri pregi e i nostri limiti, ci stiamo lavorando. In campo e fuori dal campo. Dobbiamo fare del nostro meglio e uscire sempre con la maglia sudata, difficile parlare di altre cose".

ROSA - "Non devono discutere qui della rosa corta, ma con la proprietà e i dirigenti e dare il mio punto di vista. Abbiamo iniziato un percorso e lo stiamo portando avanti, c'è grande sintonia. Dobbiamo lavorare e crescere, ma è un percorso che è iniziato. Abbiamo cambiato tre giocatori che erano la base dell'Inter e abbiamo ricominciato. Sappiamo cosa fare per migliorare, ma serve tempo, non abbiamo la bacchetta magica. C'è grande disponibilità dei calciatori e stiamo avendo risultati al di là della aspettative". 

PRESSIONE ALLA JUVE - "L'obiettivo nostro è essere credibili, diventare credibili come squadra, come club. Che significa diventare una squadra che gli altri iniziano a capire che siamo sulla giusta via. Quest'idea è stata trasferita all'esterno per quello che stiamo facendo in campo e fuori dal campo. Ribadisco il mio pensiero: abbiamo iniziato un percorso e ci vorrà del tempo. Dovremo essere bravi a non scoraggiarci quando le cose non saranno tutte positive e a non esaltarci quando le cose saranno molto positive. Dobbiamo rimanere calmi e avere una visione". 

AMBIENTE INTER - "Ogni allenatore quando arriva in un mondo nuovo ha bisogno di tempo per entrare e capire tutte le sfaccettature. Sono contento che ora la situazione è più chiara, così la posso spiegare anche al presidente, ai dirigenti. Quando arrivi puoi dare delle indicazioni parziali, dopo 4 mesi già inizi a capire e a farti un'idea tua personale per poi migliorare".

BANDIERE - "Derby Juve con occhi granata? Con tutta la buona volontà sua per farmi fare polemica, io guardo in casa mia. Dobbiamo guardare alla partita con il Bologna. Dobbiamo uscire dal Dall'Ara con punti, possibilmente 3".

CRESCITA LAUTARO - "Ogni volta che parlate bene con Lautaro poi sbaglia la partita, topo col Parma. Lo scorso anno ha giocato poco, ora sta giocando. Ha tutto un percorso da fare. Ha qualità e prospettiva deve cercare di essere più cattivo quando ha le occasioni. L'attaccante forte è quello che alla minima occasione ci arriva e fa gol. Ha voglia di lavorare, di migliorare, deve disegnarsi il suo percorso per arrivare al top. La volontà di arrivare a determinati livelli è del giocatore, devi sacrificarti, sopportare la fatica e arrivare a livelli di eccellenza".

LAZARO - "Come ho già detto, è giovane e ha buone caratteristiche. Visionato più volte, volto promettente dell'Austria, giocava nell'Hertha con meno pressioni. Bisognerà avere pazienza e lavorare e lo sta facendo. Dovrà avere la chance di partire dall'inizio e dovrà giocarsela al meglio. Abbiamo fatto un investimento giusto, abbiamo speso 20 milioni, noi ci crediamo, speriamo che accresca il suo valore. Bisognerà vedere che risposta avrà quando avrà la sua chance. Anche su Sensi abbiamo fatto investimento, anche con Barella, loro hanno dato risposte più veloci. Lazaro risposte più lente, ma speriamo arrivino quanto prima".

GIORNO LIBERO - "Lo abbiamo fatto anche lo scorso mese. Penso che soprattutto quando si hanno tanti impegni ravvicinati, dove c'è dispendio elevato, se c'è la possibilità dare un giorno libero significa staccare e stare con la famiglia. Rigenerarsi sotto tutti i punti di vista. In Inghilterra era una mia condizione dopo ogni vittoria, avevamo vinto tre partite e si erano presi tre giorni. Sono uno a cui piace lavorare, se gli do un giorno libero, vuole dire che se lo merita". 

MATIC - "Non parlo di altri giocatori, mancherei di rispetto al giocatore stesso e ai miei giocatori. Ho grande affetto verso tutti i giocatori che ho avuto e che mi hanno fatto vincere. Non voglio mancare di rispetto ai miei calciatori".

ANALOGIA JUVE - "Rispetto al primo anno alla Juve c'è una differenza importante. Quel primo anno alla Juve non avevamo coppe. Noi giochiamo campionato e Champions, non è la stessa cosa, il dispendio di energie è molto più elevato e non si possono fare paragoni. Noi dobbiamo sempre andare a mille all'ora. Appena stacchiamo il piede dall'acceleratore diventa difficile vincere la partita. Non siamo costruiti per poter gestire le partite. La vittoria va cercata con fatica e sudore". 

INFORTUNATI - "Vecino si è allenato insieme al gruppo, così come Ranocchia. Sensi oggi dovrebbe prendere parte all'allenamento, Sanchez sapete che è una cosa lunga. D'Ambrosio si sta allenando, dipende molto dalla sua sensibilità, è una frattura al dito. Ma siamo fiducioso di avere anche lui quanto prima".

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