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Inter, Lukaku: “Conte? Ecco quando cominciai a voler lavorare con lui. Io non ancora top”

Le parole del belga a Tiki Taka

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni di Tiki Taka, Romelu Lukaku, centravanti dell'Inter, ha parlato così del video che la Media House gli ha dedicato al suo arrivo a Milano: "Mi piace molto, anche il nome gigante buono: la mia educazione è stata quella di essere buono e avere rispetto per la gente. Conte? La prima partita che giocai contro di lui prima degli Europei nel 2016, un'amichevole a Bruxelles, mi accorsi che giocavano con Pellé ed Eder: dopo 15 minuti Pellé ebbe tre occasioni da gol. La sua idea di calcio mi piace molto, i due attaccanti sono fondamentali: ci divertiamo e ci sono molte occasioni da gol. Poi parlammo un po' e lui mi disse che sarebbe stato allenatore del Chelsea, la mia ex squadra, ma non c'era possibilità di andare con lui: ma gli dissi che se ci fosse stata un'altra opportunità in futuro, l'avrei fatto subito".

I GOL - "In Italia è diverso, i difensori sono forti, tatticamente sono preparati. In Italia poi ci si allena sul fisico: i primi due mesi sono stati molto difficili, ma io pensavo solo al futuro. Ogni giorno devo lavorare, sono giovane e posso migliorare. Adriano? Grande e forte, tirava fortissimo: alla PlayStation segnavo con lui da metà campo. Io come Vieri? Il suo col Parma è bellissimo, ne ho fatto uno simile a Sassuolo: sono i più belli".

IL MEGLIO - "Io voglio essere sempre più forte, a 26 anni non posso dire di essere top: è importante lavorare e migliorare in quello che non so fare".

LAUTARO - "Ho subito pensato che potessimo fare bene insieme. Il primo giorno, prima di arrivare all'Inter, l'ho chiamato e gli ho detto di parlare spagnolo in campo perché lo conosco: e dopo i primi giorni siamo diventati subito amici".

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