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Marotta: “Rinvio? Molto preoccupato. E allora Inter-Sassuolo? Abbiamo chiesto di…”

Dopo la decisione di rinviare le 5 partite a porte chiuse, l'ad dell'Inter Marotta è intervenuto a Sky Sport per parlare di questa delicata tematica

Andrea Della Sala

Dopo la decisione di rinviare le 5 partite a porte chiuse, l'ad dell'Inter Marotta è intervenuto a Sky Sport: "La decisione è stata presa poche ore fa dalla Lega che ha comunicato il rinvio delle 5 gare a porte chiuse".

Siamo sorpresi dalle tempistiche di questa decisione. Com'è la situazione dal punto di vista del calcio? La situazione è governata? L'Inter se arrivasse in fondo non avrebbe una data per giocare con la Samp

"Come cittadino siamo in una situazione di emergenza e dobbiamo avere grande rispetto della tutela della salute dei cittadini. Da dirigente ci dobbiamo confrontare con questa emergenza per pianificare il campionato. Ci siamo trovato davanti a questa repentina decisione della Lega. Sono già preoccupato, se la proroga del decreto del Consiglio dei Ministri mi chiedo come riusciremo a gestire alcune partite come Inter-Sassuolo, Atalanta-Lazio e Bologna-Juve con squadre in Europa. Lo stesso criterio di oggi va adottato anche per le prossime partite".

Ci si radunerà in Lega per discutere?

"Assolutamente, lo abbiamo chiesto come Inter. Servirà un'assemblea straordinaria e un consiglio per salvaguardare l'equilibrio e la giusta competitività del nostro campionato".

È d'accordo che condiziona tutta la Serie A?

"La prima cosa è la tutela della salute di tutti. Poi parlando di calcio serve un criterio univoco e armonioso per mantenere la competitività. Sono preoccupato per la gestione della prossima giornata di campionato".

Giovedì porte chiuse e domenica no...

"Ammetto che è stata un'esperienza surreale giocare a porte chiuse, tutti penalizzati soprattutto i tifosi. Siamo in emergenza e dobbiamo portare avanti il campionato. Utilizzo delle gare a porte chiuse per la Lega era una cosa necessaria e non vedo altre opzioni. Abbiamo chiesto di convocare quanto prima un'assemblea straordinaria. Io non voglio fare polemica, prendo atto della decisione della Lega. Si poteva evitare questa tempistica. Sono preoccupato per il futuro, per il prossimo turno di campionato".

Serve una guida più forte?

"Siamo in un momento straordinario, è un momento delicato con problemi di salute e di economia e lo sport viene dopo. Facendo autocritica la cosa poteva essere affrontata prima ed evitare decisione così tardive e lo dico con grande sicurezza".

I tifosi iniziano a farsi delle domande: perché la Uefa si è imposta e la Lega Serie A no?

"Non voglio aprire una polemica, aspetto assemblea e consiglio dei prossimi giorni. Tutto poteva essere gestito meglio nel rispetto e nella tutela della salute".

Inaccettabile una decisione così tardiva

"Calcio complesso in termini di impegni. I calciatori sono stressati a livello professionale. Bisogna rivedere la composizione anche della Serie A a 20 squadre. Io sono favorevole a 18. Questa situazione straordinaria ci deve far riflettere anche sul calendario della prossima stagione lasciando spazi infrasettimanali per alcuni recuperi".

Serve la certezza di cosa avviene, un controllo serio sui calendari

"Avete ragione, ma è un discorso di autocritica visto che sono anche io un membro del consiglio federale e di Lega".

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