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Zhang, a un passo dal mito: è qui che voleva portare l’Inter. La scelta di Marotta decisiva

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Entrambi sperano di coronare il cammino del club nerazzurro con la vittoria più prestigiosa. Contro l'avversario più forte

Al seguito della squadra ci sono, ovviamente, anche il presidente Steven Zhang e l'ad dell'Inter Beppe Marotta. Entrambi sperano di coronare il cammino del club nerazzurro con la vittoria più prestigiosa. Contro l'avversario più forte l'Inter, tutta, pensa di potersela giocare.

"Quattordici marzo, nel garage dello stadio Dragao di Oporto Steven Zhang si godeva l’ingresso nel G8 del calcio. E rideva. E scherzava. E sussurrava: «Non mi dispiacerebbe ora incontrare il Milan». Pochi metri più in là Beppe Marotta faceva rewind con il tasto della mente e confessava ad alta voce: «L’ultima volta che ho eliminato il Porto, poi sono andato in finale». Mica lo sapeva, Marotta, che in realtà stava andando avanti con la testa, non indietro. Che la vita gli avrebbe riservato un’altra possibilità per alzare il trofeo più importante, dopo una carriera trascorsa a vincere tutto in Italia. E mica lo sapeva neppure Zhang che il sorteggio davvero gli avrebbe piazzato il Milan lungo il percorso, giusto un turno più avanti – in semifinale – del desiderato", ricorda La Gazzetta dello Sport.


Zhang, a un passo dal mito: è qui che voleva portare l’Inter. La scelta di Marotta decisiva- immagine 2

"Eccoli qui, il braccio e la mente di questa Inter che stasera attacca il mondo. Dell’uomo che quando divenne presidente – 26 ottobre 2018 – e ancor prima quando suo papà Jindong rilevò il club – giugno 2016 – aveva detto «riporterò l’Inter sul tetto del mondo». Parevano frasi di circostanza, quelle di Zhang. Nella migliore delle ipotesi, sogni. Istanbul è la città che unisce Europa e Asia. I sogni passano da qui, resta solo da capire in quale direzione. E magari non è un caso che sia proprio da queste parti che Steven unisce il desiderio con la realtà.

E’ qui che voleva arrivare e per farlo si è affidato a Marotta, l’uomo che ha trasformato l’Inter da club che festeggiava la qualificazione Champions all’ultima giornata a squadra che il quarto posto quasi lo rifiuta, come traguardo stagionale. E che quando non può lottare per lo scudetto, si aggrappa ad altri tornei pur di inseguire vittorie".

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"La storia Istanbul è la gioia negli occhi del tifoso Steven, che nei giorni scorsi ha messo in atto la sua solita scaramanzia, entrare e uscire senza acquistare nulla dal negozio preferito in centro a Milano. E’ la gioia del presidente Zhang. Quando nel 2010 l’Inter vinceva il Triplete, lui studiava economia in Pennsylvania, alla Wharton University, dove si è laureato anche un tipo come Elon Musk. La laurea in calcio proverà a prendersela stasera. La commissione è tosta, composta da uno spagnolo di nome Pep che non vede l’ora di consumare il suo sigaro e una squadra che sente di avere un appuntamento con la storia.

E vediamo allora chi arriva più puntuale. Perché pure Zhang ha il suo appuntamento. Steven si volta indietro e legge solo Moratti. Legge Angelo prima e Massimo poi, padre e figlio, gli unici nella storia dell’Inter ad aver portato una Coppa Campioni/Champions a Milano. Stasera Steven e Massimo saranno seduti non lontani, uno dall’altro. Come 13 anni che si fondono, come Madrid che chiama e Istanbul che risponde", chiude Gazzetta.

 

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