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Inter eroica e visionaria, ha ragione Carlos Augusto. Non fingete di non sapere che…

Inter eroica e visionaria, ha ragione Carlos Augusto. Non fingete di non sapere che… - immagine 1
Riflessioni su una serata da incorniciare per tanti motivi: l'Inter sa soffrire e lo fa bene e gioca il suo calcio anche in Europa
Sabine Bertagna Vice direttore 

Per strappare una vittoria a Monaco contro il Bayern era necessario essere un po' eroici ma anche un po' visionari. E noi, ieri, lo siamo stati. Eroici nel dimenticarci che, alcuni di noi, erano scesi in campo nemmeno 72 ore prima. Eroici nell'allestire una partita di sofferenza senza patirla troppo. Serviva una sofferenza consapevole e noi ormai, in quella dimensione lì, ci sguazziamo senza temere di affogare alla prima avvisaglia di pericolo. Eroici nell'alternare il muro difensivo all'imbucata di classe per stordire gli avversari. Stordirli e trafiggerli. Tutto questo giocando un calcio di personalità totale, senza rinunciare al palleggio, senza smettere di creare quelle connessioni tipiche del gioco di Inzaghi. Connessioni relazionali. Il calcio dell'Inter è un calcio che vive di relazioni in campo.

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Nella battaglia di ieri, una battaglia dal sapore antico, si è vista un'Inter che in Champions League acquista fattezze bellissime. Sfumature che rasentano la perfezione quando si tratta di gestire le forze mentali e quelle fisiche (che a volte sono semplicemente finite). Questa Inter è fatta a immagine e somiglianza di Simone Inzaghi. Non ci sono due Inter diverse in questa stagione. L'Inter che si fa raggiungere nell'ultima mezz'ora in campionato è la stessa Inter che tiene a bada il Bayern. Per vincere 2-1 a Monaco devi accettare il rischio di pareggiare a Parma qualche giorno prima. Tu vinci a Monaco perché hai dosato ciò che potevi mettere in campo a Parma.


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Non è facile sopravvivere in questa stagione ma quanti sprazzi di grande bellezza ci sta regalando l'Inter di Simone Inzaghi? Non fingete di non sapere che tutto ha un prezzo. Tutto. Non fingete di non sapere che avere giocatori infortunati e spremere gli unici impiegabili non riserbi conseguenze. Non fingete di non sapere che da tifosi vogliamo tutto, ma in campo poi scendono loro. I giocatori. E mantenere la tensione giusta per non soccombere fisicamente e aggredire con coerenza e continuità ha un prezzo. Ma quando sei spettatore di serate come quella di ieri non puoi non capire di essere di fronte a qualcosa di infinitamente speciale. Difficile da tenere sempre vivo. Ma che orgoglio fare un calcio così diverso da meritarsi i complimenti internazionali. Se ne parla ancora troppo poco, ha detto Carlos Augusto. Di questa Inter che sta facendo un cammino straordinario in Europa. Ha ragione Carlos. Se ne parla ancora troppo poco.