Paolo Ziliani dedica un lungo articolo di elogio all'Inter di Simone Inzaghi dopo l'impresa di ieri sera contro il Barca. Una partita che è già entrata nella storia e che meriterebbe una targa a San Siro. Uno spot per il calcio totale, con gol da una parte e dall'altra. La gioia più enorme per una delle due squadre, lo sconforto più buio per l'altra. Scrive il giornalista sportivo: "L’Inter ce l’ha fatta. E naturalmente il merito è di tutti e 17 i giocatori andati in campo ieri compreso il 33enne De Vrij (mica male questi vecchietti nerazzurri) che chiamato al minuto 108 a prendere il posto dello stremato Dumfries è riuscito nell’impresa di effettuare un intervento miracoloso, salva 4-3, a due passi dalla porta a una manciata di secondi dalla fine. Ma poichè nei titoli dei giornali finiscono di solito i soliti noti, da Lautaro a Barella, da Calhanoglu a Thuram, approfitto dell’occasione per cantare qui, in particolare, le lodi di chi non sempre ha il piacere di avere puntate su di sè le luci dei riflettori: e parlo del portiere chiamato Provvidenza Yann Sommer (di cui ho già detto, quindi non mi dilungo oltre); parlo di nonno Acerbi che ha messo la firma sul miracolo al minuto 93, quello che ha permesso a Lazzaro - già nella tomba - di resuscitare; parlo di Denzel Dumfries che dopo aver pareggiato da solo la sfida dell’andata (3-3 con 2 suoi gol e un assist) ha messo subito in discesa il match di ritorno con l’invito a nozze recapitato, in coppia con Dimarco, sui piedi di Lautaro; parlo di Davide Frattesi, che sarà anche un centrocampista incompleto, ma di sicuro non è l’istinto del killer - quello dei grandi attaccanti - a fargli difetto; e sarei tentato di aggiungere anche Mehdi Taremi, che nei 60 minuti abbondanti giocati ieri al posto di Lautaro ha dimostrato di essere giocatore vero, di classe e intelligenza veri".


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Ziliani: “Mica male questi vecchietti nerazzurri! A mister Simone Inzaghi dico una cosa”

"L’ho scritto in tempi non sospetti e lo ribadisco: di fronte alla stagione sciorinata, e a dispetto del disgraziato mese di aprile che ha compromesso le cose sia in campionato che in Coppa Italia, tanto di cappello all’Inter di Inzaghi per le meraviglie che ha regalato. Solo una grande squadra arriva due volte in tre anni in finale di Champions League: l’Inter ci è riuscita. Troverà forse (lo sapremo stasera) una squadra, il PSG, che gioca a calcio bene come il Barcellona ma che a differenza del Barcellona ha anche un’idea precisa di cosa significhi difendersi. Sarà quindi una finale complicata. Ma che la Coppa con le orecchie arrivi o no, l’Inter di Inzaghi ha già vinto. Come si dice in questo casi, e senza troppi inutili giri di parole: chapeau, mister Simone Inzaghi", conclude Ziliani facendo grandi complimenti a uno dei grandi artefici di questa meravigliosa cavalcata in Champions League. Simone Inzaghi.
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