Non è un Emirato Arabo, non ci sono le palme, ma i soldi (a qualcuno) non mancano. E questo nonostante l'80% della popolazione sia disoccupata. Per risalire all'origine dell'offerta, pare, indecente che minerebbe la permanenza in nerazzurro di Samuel Eto'o (sì proprio il suo pezzo più pregiato) bisogna spingersi ai confini con la Georgia e la Cecenia, nella Repubblica del Daghestan. Suleiman Kerimov è il presidente di una squadra che si chiama Anzhi Makhachkala ed è, secondo Forbes, il 136° uomo più ricco del mondo. Quest'uomo ha saputo convincere un giocatore del calibro di Roberto Carlos e attirarlo nelle maglie principesche del suo regno in cambio di un più che dignitoso gruzzoletto. Negli ultimi mesi ha puntato le sue mire su gioielli come Pastore, Ronaldo e Neymar. Saprà fare la stessa cosa con Eto'o? 20 milioni di ingaggio a stagione per il camerunense e qualcosa come 40 milioni per le casse nerazzurre sono le basi sulle quali si è aperta una discussione nella sede dell'Inter. A questo punto della storia i tifosi nerazzurri si chiedono una sola cosa: tutti quei soldi per comprare che cosa? Quale altro giocatore potrebbe sostituire le differenti versioni calcistiche alle quali ci ha abituato Eto'o in campo? E il palmares? C'è qualcuno sulla piazza che può vantare una collezione di tituli all'altezza? Dove ci porterà questo mercato estivo? La risposta è sempre la stessa. I pezzi pregiati rimarranno in nerazzurro. Ma se dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile tutto verrebbe rimesso in discussione. Preparatevi. L'estate è ancora lunga. C'è tutto il tempo per dichiarazioni su dichiarazioni. Rimango all'Inter. Anzhi no.
editoriale
Anzhi no
Non è un Emirato Arabo, non ci sono le palme, ma i soldi (a qualcuno) non mancano. E questo nonostante l’80% della popolazione sia disoccupata. Per risalire all’origine dell’offerta, pare, indecente che minerebbe la permanenza...
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