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ESCLUSIVA Dalmat: “Inter, 2 armi per battere il PSG. No attaccanti, decisivi saranno…”

Fabio Alampi Redattore 
L'ex centrocampista francese, un passato sia con i parigini che in nerazzurro, presenta ai nostri microfoni i temi della finale

Manca sempre meno al calcio di inizio di PSG-Inter, finale di Champions League in programma sabato sera a Monaco. Per i parigini la grande occasione per vincere il trofeo per la prima volta nella sua storia, per i nerazzurri la chance di riscattare la sconfitta rimediata due anni fa contro il Manchester City e di portare qualcosa in bacheca al termine di questa stagione. Per l'occasione Fcinter1908 ha contattato in esclusiva Stephane Dalmat, ex centrocampista francese e doppio ex di turno.

Il giorno della finale si avvicina: su cosa bisogna lavorare di più ad Appiano Gentile? Conterà di più l'aspetto fisico o quello mentale?

"Sicuramente l'aspetto fisico: i giocatori devono recuperare da una stagione che è stata lunghissima, per me ci sono state troppe partite. Dopo Barcellona ho trovato la squadra davvero stanca. Dell'aspetto mentale non mi preocupo perchè è una finale, e tutti i giocatori hanno voglia di giocarla e vincerla".

Tu hai giocato sia nel PSG, sia nell'Inter: per chi farai il tifo sabato sera?

"Inter, chiaro: non c'è alcun dubbio".

Quale potrà essere l'arma in più dell'Inter?

"L'esperienza e la voglia di vincere, come hanno dimostrato contre le grandi squadre nel corso del cammino in Champions League".

A cosa bisognerà stare più attenti del PSG? Qual è il suo punto di forza principale?

"Il PSG è un po' come il Barcellona: hanno individualità molto forti davanti con Dembélé, Barcola, Doué e Kvaratskhelia, oltre a un buonissimo centrocampo. A differenza del Barcellona, loro hanno una difesa molto piu forte".

In questi giorni si parla tanto del futuro di Inzaghi: pensi che queste voci possano destabilizzare l'ambiente?

"Non è assolutamente il momento di parlare di questo secondo me, ha una finale da preparare e vincere. Dopo vedremo cosa deciderà di fare".

Per l'Inter è l'ultima occasione per alzare un trofeo: in caso di sconfitta, pensi che sarebbe una stagione negativa come sostengono in tanti?

"Per me sarà una stagione che avrà opinioni contrastanti: hanno procurato molta gioia ai tifosi per la qualità del gioco e per il grande cammino, ma se non vince sabato sai com'è fatto il calcio, la gente sarà arrabiata perchè alla fine quello che tutti vogliono è vincere".

Quali potranno essere i calciatori decisivi in finale?

"Al di là degli attaccanti e dei soliti noti, penso che potrà essere decisivo un difensore, perchè l'Inter è molto piu forte sui calci piazzati e dovrà sfruttarli. Poi penso che i giocatori di fascia saranno pericolosi da entrambe le parti".