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ESCLUSIVA Di Napoli: “Lookman top giusto! Inter, coraggio con Pio. E chi dice che Chivu…”
Giornate caldissime in casa Inter: dal mercato, con la trattativa per Lookman, passando alla nascita della formazione U23 e la conseguente curiosità per i giovani nerazzurri. A tal proposito Fcinter1908 ha contattato l'ex attaccante Arturo Di Napoli.
Il nome più caldo per il mercato dell'Inter è quello di Lookman: cosa ne pensi?
"Per me i giocatori che saltano l'uomo e creano la superiorità numerica sono un valore aggiunto per qualsiasi allenatore. Lookman è tutto questo, oltre a tanta quantità: corre tantissimo, lo vedrei molto bene, sarebbe un acquisto importante. Oltretutto l'Inter e Marotta hanno spesso dovuto lavorare sui parametri zero, oggi invece provano a fare un investimento decisamente importante. Sarebbe veramente un grande acquisto, è un tipo di giocatore che manca all'Inter".
L'ipotesi di un tridente Lautaro-Thuram-Lookman già esalta i tifosi dell'Inter. Non c'è il rischio di ritrovarsi una squadra con problemi di equilibrio?
"Assolutamente no. Lookman è uno che salta l'uomo, ma è anche un giocatore di quantità. Per me si può giocare con quei tre attaccanti. Inoltre non dimenticherei Pio Esposito: credo che si debba dar fiducia ai giovani. Mi fido veramente molto di Zanetti, Ausilio e Marotta, hanno fatto grandi cose e continueranno a farle".
A proposito di Pio...
"Faccio il tifo per lui, spero possa rimanere all'Inter e che venga data un'opportunità a un ragazzo del vivaio, italiano, giovane. Ci vuole coraggio, negli altri Paesi lo fanno. Lui ha le qualità e l'ha dimostrato, sono contento che l'Inter abbia respinto offerte: credo che possa essere un giocatore che dà continuità e futuro al club. Il calcio deve andare in questa direzione, basta avere coraggio".
Nel frattempo il Napoli continua a muoversi: De Bruyne, Lang, Lucca, Beukema, Milinkovic-Savic, e non è ancora finita. La consideri la favorita per lo scudetto? Come vedi a oggi l'Inter e le altre concorrenti?
"Ho sempre detto che la squadra che ha vinto il campionato è sempre quella da battere l'anno dopo. Il Napoli ha preso gente che porta quantità e qualità in una struttura già costruita molto bene. I campionati, poi, vanno giocati: il Napoli parte favorito, ma non è detto che vinca. Credo che l'Inter stia cambiando molto, a partire dall'allenatore: sono sicuro che Chivu saprà trasmettere il suo pensiero e la sua cultura di calcio. Anche per Chivu faccio lo stesso discorso fatto per Esposito: perchè un allenatore giovane non può far bene? La Juventus, invece, al momento non mi fa impazzire, mentre sono molto curioso di vedere la Roma e di come Gasperini possa impattare. Il Milan, poi, con Allegri può diventare molto pragmatico".
Nel frattempo è diventata ufficiale la nascita dell'Inter U23. Cosa ne pensi delle squadre B e del loro contributo nella formazione dei giovani?
"La gavetta è sempre importante per la crescita di una persona, ma non bisogna farla in eterno: dopo una stagione o due devi superare quello step. Può essere un'idea per dare più spazio ai giovani, ma solo se dentro a queste U23 metti solo ragazzi italiani: questa, secondo me, sarebbe una svolta importante, e allora sì che avrebbe un senso logico".
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