L’Inter avanza verso il progetto Under 23, squadra che con ogni probabilità sarà allenata da Stefano Vecchi. Dopo aver dato una struttura dirigenziale a questa nuova creature, in viale della Liberazione stanno iniziando anche a muovere i primi passi per la composizione dell’organico da mettere a disposizione dell’allenatore.


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Lo scopo dell’iniziativa è chiarissimo: valorizzare i talenti di casa, offrirgli un luogo al riparo da critiche in cui poter sbagliare e maturare e, infine, renderli pronti al salto. I propositi non possono essere che questi, ovviamente sostenuti da una base di professionisti che conosca la categoria e che possa garantire alla squadra di restare sempre in linea di galleggiamento.
Si parte ovviamente dai ragazzi che hanno giocato in Primavera nel corso della stagione appena conclusa e a tal proposito c’è già una lista di calciatori pronti a sposare il nuovo progetto: Spinaccè, Lavelli, Zanchetta, Topalovic, Alexiou, Re Cecconi, Aidoo, Motta e Venturini dovrebbero rappresentare la base della rosa che comporrà l’Under 23.
A loro saranno affiancati calciatori d’esperienza che preferibilmente conoscano o abbiano conosciuto l’ambiente Inter. Tra i calciatori contattati c’è anche Enrico Baldini, prodotto del vivaio nerazzurro, attualmente attaccante classe ‘96 del Lumezzane.
Cocchi e De Pieri, percorso diverso
—Attenzione, invece, ai profili dei due calciatori più talentuosi della Primavera nerazzurra, ovvero Giacomo De Pieri e Matteo Cocchi. Entrambi rappresentano un paradosso in quanto se l’Under 23 ha un senso, è proprio per ospitare e lanciare i talenti di casa, consentendogli anche di fare da spola con la prima squadra. Sarebbe quindi auspicabile che due calciatori come De Pieri e Cocchi, rispettivamente 2006 e 2007, non lasciassero il nerazzurro e invece entrambi andranno via per accordi precedentemente raggiunti in fase di rinnovo.
Enzo Raiola e Cristiano Pavone, agenti dei due calciatori, hanno immediatamente chiarito di avere altre idee per i propri assistiti e di conseguenza entrambi ambiscono a giocare con continuità in categorie di più alto livello rispetto alla Serie C, prendendo anche in considerazione - più nel caso di Cocchi che nel caso di De Pieri - anche l’idea di andare a giocare all’estero.
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