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fcinter1908 esclusive ESCLUSIVA Marazzina: “Lasciate in pace Esposito! Con i 3 punti cambia tutto ma lui…”

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ESCLUSIVA Marazzina: “Lasciate in pace Esposito! Con i 3 punti cambia tutto ma lui…”

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Ottavi di finale del Mondiale per Club per l'Inter di Chivu, che questa sera affronta a Charlotte i brasiliani del Fluminense
Fabio Alampi Redattore 

Ottavi di finale del Mondiale per Club per l'Inter di Chivu, che questa sera affronta a Charlotte i brasiliani del Fluminense. Fcinter1908 ha contattato in esclusiva Massimo Marazzina, ex attaccante nerazzurro e da anni residente a Miami, negli Stati Uniti.

Che idea ti sei fatto di questo Mondiale per Club?

"Lo sto seguendo, e l'avrei anche seguito di più se in questi giorni fossi stato a Miami. Adesso sono in vacanza in Italia e quindi voglio staccare un po'. Ho due correnti di pensiero su questo torneo: la prima, siccome sono molto curioso, mi fa dire che questo format mi piace. Da ex giocatore, pensare di affrontare squadre americane, asiatiche, africane, squadre contro cui non giocherei mai, che hanno culture diverse, mi piacerebbe. D'altra parte mi metto anche nei panni dei calciatori, e dico che è una cosa abbastanza pesante: non stacchi mai, poi magari ti ritrovi a giocare d'estate a mezzogiorno e non oso immaginare il caldo che provano. A fine stagione ti ritrovi a giocare un altro torneo, e quando se lì vuoi vincere e ti impegni, poi ci sono anche gli spostamenti, magari hai un volo di 3 ore e ti ritrovi in condizioni climatiche diverse... Poi finisci e comincia subito la nuova stagione, non hanno tempo di riposare neanche mentalmente e rischi di farti male".

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Come si sta vivendo questo Mondiale per Club negli Stati Uniti?

"Gli americani sono competitivi, vogliono essere i primi in tutti gli sport, ma con il calcio ancora non ce la fanno, hanno da migliorare molto, hanno lacune. Fare spettacolo è quello che gli riesce meglio, e quindi hanno sponsorizzato questo evento alla grande, hanno cercato di "pomparlo", però è difficile".

La questione clima sta facendo molto discutere.

"Per chi non è pratico della zona e non sa può sicuramente sembrare strana questa situazione. Io, dal momento che vivo lì, so che c'è questo rischio: anche io quando alleno e sento la sirena che suona, chiudono i parchi e te ne devi andare. Magari la tempesta non la vedi, è a 50 miglia, però bisogna sgombrare quella zona di competenza. 4-5 anni fa, quando ero direttore sportivo di una squadra di Miami, mi è capitato durante alcune partite di sentire questo warning e abbiamo dovuto sospenderle e andare negli spogliatoi. Chi vive negli Stati Uniti sa che ci sono questi pericoli. Certo, in occasione di Benfica-Chelsea mancavano 4 minuti alla fine... Però le regole sono queste, e gli americani sono intransigenti".

Questa sera l'Inter affronta il Fluminense: la squadra di Chivu sembra in ripresa.

"Vai a giocare contro squadre che magari sono più abituate a questi tipi di clima. Noi europei magari in queste competizioni siamo un po' più pigri, poi quando le cose si fanno più serie ci impegniamo maggiormente. Sarà una partita difficile, il Fluminense è una squadra brava nel palleggio: sono curioso di vedere come l'Inter si adatterà a questo tipo di avversario".

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Da ex attaccante, cosa si può dire di Pio Esposito? L'opinione pubblica si divide tra chi lo terrebbe all'Inter e chi preferirebbe vederlo altrove per giocare con maggior continuità.

"Si parla tantissimo di lui, secondo me anche troppo. Fortunatamente l'Inter è negli Stati Uniti, così lui può sentire meno quello che si dice qui in Italia. Deve rimanere concentrato: non ha fatto un gran gol, ha fatto un grandissimo gol! L'anno scorso ha fatto bene con lo Spezia, anche lì ha segnato gol simili, diciamo che questo movimento in area di rigore ce l'ha. È chiaro che deve lavorare e crescere, devono lasciarlo in pace: non so se l'Inter lo terrà come terza-quarta punta, quando comincia la stagione vera e propria e i punti contano, le difese ti marcano in maniera diversa, diventa tutto un altro mondo. Ha fatto un'ottima prestazione e un gran gol, ma calma: non diamogli quel peso che giustamente non si deve portare sulle spalle.

Se continua così è destinato a fare una grandissima carriera: l'ho sentito anche parlare e dice cose sensate. Facciamolo lavorare in pace, ha la fortuna di lavorare con grandi campioni e questo gli faciliterà il compito. Speriamo che alla prima partita brutta non lo massacrino. L'Inter ha preso anche un altro attaccante, non so quanto minutaggio gli potrà togliere, ma la competizione è così. È sempre il solito dilemma: o fai bene o sbagli. Certo, se dovesse rimanere all'Inter partirebbe come quarta punta, e lo spazio non sarebbe tantissimo. Queste saranno valutazioni della società".