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le rivali

Allegri: “Juve, vinci col Sassuolo o pari con Inter sarà inutile. Nerazzurri favoriti”

Eva A. Provenzano

L'allenatore bianconero ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Sassuolo

Prima della sfida con il Sassuolo sono arrivate le parole di Massimiliano Allegri in conferenza stampa. La sua Juventus è reduce dal pareggio contro l'Interin campionato e ha detto: «Ci sono partite che bisogna giocare, come quella di domenica scorsa contro i nerazzurri. E partite che bisogna vincere, come questa con il Sassuolo. Domani servirà l'aiuto dei tifosi, domani inizia il trittico che ci porta alla sosta e in mezzo c'è lo Zenit che, se saremo bravi, ci consentirà di qualificarci con due turni d'anticipo».

-Dopo Roma e Inter guarda con più serenità al futuro? 

I punti che abbiamo lasciato all'inizio non ci consentono grandi margini di errore. La vittoria con la Roma ci ha permesso di andare a Milano, a giocare con l'Inter, in un scontro diretto in condizioni migliori di classifica. Il pari può essere un risultato importante se domani vinciamo col Sassuolo. Altrimenti è come aver perso a Milano. Quindi non siamo nelle condizioni di sbagliare. Dobbiamo fare bene e serve uno sforzo importante, con tante gare ravvicinate, veniamo da due trasferte. Bisogna andare in campo e fare una partita giusta tecnicamente e fisicamente. In questi 10 giorni ci giochiamo molto. 

-Si fa fatica a riportare concentrata la Juve sul Sassuolo dopo le ultime tre partite? 

Innanzitutto giochiamo alle 18:30 e veniamo da una partita di grande attenzione e valore con l'Inter. Davanti a 60mila persone ed era la prima volta a San Siro post-covid. Domani è una gara più complicata rispetto a quella di Milano: quella si prepara facilmente. Domani, di mercoledì, è più difficile. Servirà un dispendio di energie mentali maggiore. Giocheremo contro una squadra che se la lasci giocare ti mette in crisi. L'obiettivo è anche vincere con due gol di scarto, non è facile, ma possiamo darcelo come obiettivo. Giocano Dybala e Chiesa domani. 

-Chiesa? 

Chiesa non è andato in panchina per demerito: avevo letto la partita così. Poi è entrato bene con gli altri. Ma Chiesa è un punto fermo della Nazionale e della Juventus. Ogni tanto però è giusto che riposino. È una questione anche mentale. A Milano abbiamo finito in crescendo contro un Inter che, e non lo dico per scaramanzia, è la favorita per lo scudetto. Poi magari Inzaghi dice il contrario, il calcio è opinabile, ma secondo me con lo Zenit non abbiamo giocato bene, mentre con l’Inter sì. Tutto dipende dall’avversario che hai davanti.

(Fonte: SS24)