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Furlani: “Sappiamo come finirà Serie A e penso non sia importante. Giocheremo derby a mille”

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Le parole dell'ad rossonero a DAZN prima della gara contro l'Inter e contro la Roma in Europa League
Eva A. Provenzano Caporedattore 

«Questa è una settimana chiave, da tifoso e da dirigente. Sono due gare chiave (Roma in EL e poi Inter nel derby.ndr). L'affrontiamo con ottimismo e speriamo di fare bene». L'ad del Milan, Furlani, ha parlato a DAZN. «Una valutazione tecnica? Un po' presto, vediamo quest'ultimo mese ma finora stiamo facendo bene rispetto all'anno scorso, i dati li sappiamo, con dodici punti in più. Stiamo facendo bene. Peccato essere usciti ai gironi di CL, ma era un girone particolarmente difficile. Partiamo ad ogni stagione per vincere e quindi si giudica la stagione in cui non vinci sempre partendo dal fatto che avresti voluto vincere». 

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-C'è un obiettivo posto da inizio stagione all'allenatore? 

Innanzitutto dobbiamo dare al mister la squadra più competitiva possibile per raggiungere dei traguardi. Il Milan parte dalla competizione, ma la verità è che non ci riesce tutti gli anni. In CL siamo stati sfortunati con il Newcastle, poi quella col Dortmund condizionata dagli infortuni. E comunque era un girone difficile. Faremo meglio l'anno prossimo. 


-Tanti acquisti fatti quest'anno, c'è una filosofia negli acquisti? 

È una cosa semplice: migliorare la squadra è la filosofia per questo abbiamo fatto tanti cambiamenti. Quest'anno sarà un lavoro più leggero e mirato perché le basi ci sono. Non puntiamo su una tipologia o un'altra. Guardiamo vari criteri sui vari acquisti. Guardiamo allo scouting, ai dati, che sono ingredienti, storia medica, personalità del giocatore e tema finanziario. 

-Quanto può crescere il fatturato? 

Siamo attorno ai 400 mln, domanda complicata. Dipende da sponsor, competizioni UEFA, dalla Serie A e quindi gli altri club e poi la parte stadio importantissima. Al momento stiamo rendendo San Siro un'esperienza migliore per i nostri tifosi. San Siro è un posto speciale e io andavo allo stadio con papà da piccolo. È nella lista dei top cinque. Ma come manager e tifoso capisco che lo stadio è prodotto per il tifoso ma anche motore che crea risorse da reinvestire nel calcio, Diciamo che per questo è un prodotto datato. 

-La cessione alla Tonali si può scongiurare nella prossima stagione? 

Non abbiamo bisogno di fare cessioni per rientrare dalle perdite, siamo in attivo e possiamo in partenza investire, non c'è questa necessità. Rafa, Mike e Theo sono giocatori del Milan e sono contenti, hanno contratti lunghi. 

-Zikzee? 

Non c'è nessuna discussione e se ci fosse non lo direi. Giroud ha fatto la storia del Milan nell'anno dello scudetto. Vedremo cosa deciderà di fare lui, se deciderà di andare via qualcosa faremo. Non saremo timidi sul mercato. 

-Colpo estivo da sogno? 

Non vorrei essere ripetitivo ma non si fanno i colpi tanto per farli e mettere a rischio la continuità aziendale. Partiamo dall'idea di fare una squadra per essere competitivi e vincere. 

-Ibrahimovic? 

Si è detto tanto su Zlatan. La leadership e le decisioni finali al Milan sono di RedBird e di Gerry Cardinale, che è il proprietario. Sotto di lui c'è un gruppo di lavoro. Zlatan ha fatto tanto in campo sta già facendo vedere che è anche un grande campione fuori dal campo. Contribuisce su vari fronti: è curioso ed intelligente. Sulla parte sportiva è composta da Zlatan, Moncada ed io e un gruppo di lavoro più allargato. Ognuno ha delle competenze e ognuno prende decisioni per migliorare la squadra. Poi ci sono altre aree di lavoro come quella dello stadio dove Scaroni è molto coinvolto. Chiaro che la leadership è di Cardinale. Ibra ha molta influenza sulla parte sportiva ma non solo. Ha caratteristiche da top manager? Assolutamente, sì.

-De Rossi vi ha studiato meglio quest'anno? 

Non fatemi domande di tecnica. Noi possiamo giocare meglio, abbiamo grandi campioni e spero che faranno vedere di che pasta sono fatti contro la Roma. 

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-Il derby è diventato una specialità di Inzaghi e gli interisti. Emotivamente cosa comporta, che peso e importanza ha il derby sapendo che potrebbe dare lo scudetto all'Inter? 

Il derby è una gara importante per noi. La giocheremo a mille. Sappiamo come finirà questa Serie A e penso che non sia così importante, però è sempre un derby per un milanista e un Milan. 

-Inchiesta?

c'è l'idea che Redbird non sia proprietario del Milan ed è un'idea sbagliato. I fatti sono semplici. Le autorità hanno diritto di fare le indagini che vogliono, siamo cooperativi, non abbiamo nessuna paura e niente da nascondere. Facciamo completare il loro lavoro.

-Pioli? 

Sempre critiche ed è sotto i riflettori ad ogni gara che non vinciamo. Siamo ancora qua e siamo ancora con lui, felici di essere con lui, ha fatto bene e siamo focalizzati sul finale di stagione. È una persona squisita, con cui si lavora benissimo e siamo felici di lavorare con noi. Quanto si gioca con Roma e nel resto del campionato? Non si giudica un allenatore su una partita, sarebbe ingiusto, si giudica tutta la stagione. Vediamo come finisce ma siamo fiduciosi. 

-Senza problemi di budget chi prenderesti? 

Devi chiederlo a Ibra. 

(Fonte: DAZN)

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