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fcinter1908 news gossip e curiosita Serena: “La frase di Agnelli, le feste a casa di Berti e la gaffe con la figlia di Sacchi”

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Serena: “La frase di Agnelli, le feste a casa di Berti e la gaffe con la figlia di Sacchi”

Serena: “La frase di Agnelli, le feste a casa di Berti e la gaffe con la figlia di Sacchi” - immagine 1
L'ex attaccante nerazzurro ha raccontato del suo passaggio in bianconero, della sua vita extracampo insieme a Nicola e non solo a La Gazzetta
Eva A. Provenzano
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Aldo Serena, in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, ha raccontato della sua vita extracampo e del suo passaggio dall'Inter alla Juve, nell'estate del 1985. «Ero al Torino in prestito dall’Inter e sembrava che dovessi restare in granata. La Juve però mi voleva e all’Inter interessava Tardelli. Mi chiama Ernesto Pellegrini, il presidente dell’Inter: “Serena, le devo parlare, venga da me la sera del 21 giugno”. E io: “Presidente, la sera del 21 non posso, facciamo un altro giorno, la prego”. E lui: “No, ho l’agenda piena, ho un buco soltanto lì. Perché non può?”. Ancora io: “Perché ho i biglietti per il concerto di Bruce Springsteen a San Siro”. Pellegrini mi dice di andare lo stesso a casa sua, verso mezzanotte, tanto lui abita vicino allo stadio. Così esco prima e mi dirigo a casa Pellegrini. Parcheggiata la macchina, mentre mi cambio i vestiti perché sono sudato, da un cespuglio spuntano due giornalisti, Franco Ordine e Fabio Monti. Salgo e Pellegrini mi annuncia la cessione alla Juve. Scendo e vengo torchiato dai due cronisti», ha raccontato.

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Agnelli, quando era alla Juve disse di lui: «È forte dalla cintola in su». «Mi chiamò Boniperti. Aldo, ho appena sentito l’Avvocato e gli ho detto che non doveva dire questa cosa perché con te abbiamo trovato l’erede di Bettega, e non è vero che sei abile soltanto di testa”. Qualche partita dopo, l’Avvocato, al microfono di Franco Costa della Rai, disse: “Non pensavo che Serena fosse tanto forte”. E cominciò a telefonarmi all’alba, tra le 5.30 e le 6, come capitava a tanti. Suonava il telefono: “Casa Agnelli, le passo l’Avvocato”. La prima volta ero rintronato, poi imparai a svegliarmi di botto e a simulare una certa lucidità».

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E poi le feste insieme a Nicola Berti:«Nella sua casa di piazza Liberty, nel cuore di Milano, Nicola aveva una terrazza con affaccio su corso Vittorio Emanuele e organizzava party aperti, nel senso che le porte erano spalancate e poteva entrare chiunque. Non c’erano soltanto ragazze bellissime. Una sera, in un angolo, trovai seduto lo scrittore Andrea De Carlo l’autore di “Treno di panna”, libro che avevo letto. Stava a braccia conserte, osservava». 

La gaffe

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Infine ha raccontato anche di una gaffe: «Italia-Irlanda, mi siedo in tribuna vicino a due ragazze bionde che mi sembrano americane. L’Italia va in svantaggio e io da tifoso inveisco contro il ct perché voglio che faccia entrare Nicola. Finita la partita, una delle due mi chiede: “Scusa, posso passare?”. E io: “Ah, sei italiana!”. E lei: “Sono Federica Sacchi, la figlia del ct”. Sprofondo in un abisso, ma il socio di Nicola ha un colpo di genio: “Stasera facciamo una festa nella nostra casa a Soho, venite anche voi?”. Accettano e con Federica ci chiariamo».

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)