Prima degli exploit in contesti ‘sportivi’, Ronaldo aveva fatto il suo ingresso nel mondo del poker giocando una serie di match di beneficenza con un’altra star dello sport appassionata del gioco, Rafa Nadal. L’ex Pallone d’Oro aveva sfidato il tennista spagnolo per un ‘heads-up’. La seconda sfida si è svolta all’Hippodrome Casino di Londra (zona Leicester Square); la partita è durata una ventina di minuti e ha visto Nadal bissare il successo dell’anno prima, ottenuto in occasione del Charity Challenge dell’EPT Praga.
Più di recente, il Fenomeno ha preso parte al torneo benefico nel corso dell’EPT (European Poker Tour) di Barcellona dello scorso anno. Il brasiliano si è seduto al “Phenomenon Table” contro diversi vincitori di tornei online, oltre a professionisti del calibro di Jonathan Duhamel, campione del mondo nel 2010. “Cerco sempre di dare il mio meglio, nel calcio come nella vita. Il poker è un’altra sfida che mi stimola” ha commentato Ronaldo a margine dell’evento, aggiungendo che “ci sono molte similitudini tra il calcio e il poker secondo me; ci vuole molta disciplina mentale, pratica ed esercizio”.
Appesi gli scarpini al chiodo, l’ex nerazzurro non si è dedicato soltanto al poker (nel 2019 era ufficialmente il 734esimo giocatore del Brasile); nel 2018, ha acquisito le quote di maggioranza del Valladolid mentre nel dicembre del 2021 ha sborsato 62 milioni di euro per il 90% delle quote del Cruzeiro, il club che lo ha lanciato nel 1993. Già in precedenza, Ronaldo aveva intrapreso la stessa strada, ma negli USA, con la franchigia dei Fort Lauderdale Strikers, senza particolare successo.
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