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Adriano: “Con la testa di oggi avrei vinto il Pallone d’oro! Quando Ronaldo mi disse come cazzo mi guardi…”
"Ho sempre detto che avrei potuto fare di più, però le cose non sono andate così e ne sono successe altre che mi hanno fermato. Questa è ciò di cui mi pento di più. L’Adriano ventenne con la testa di oggi forse avrebbe vinto il Pallone d’Oro. Ma ormai è andata: voglio però dire che non ho fatto ciò che ho fatto perché volevo fare festa o chissà cosa, l’ho fatto perché avevo un peso sul cuore".
Così l'ex centravanti brasiliano Adriano nel corso di una intervista disponibile sul canale YouTube PrimeVideoSportIT per il nuovo episodio di 'Fenomeni', il format originale Prime Video Sport condotto da Luca Toni, campione del mondo 2006. L’attaccante brasiliano ripercorre tutti i momenti principali della propria carriera, dall’arrivo giovanissimo a Milano agli insuccessi in maglia verdeoro con la nazionale. Durante la chiacchierata, Adriano rilegge con maturità e trasparenza i momenti più difficili vissuti in nerazzurro, seguiti alla scomparsa del padre e che lo hanno portato a lasciare l’Inter. Si parte dall’arrivo all’Inter. “L’ho scoperto una mattina dopo essermi svegliato”.
Ronaldo? Pelle d’oca Non sapevo che sarei andato all’Inter. Una mattina mi sono svegliato e il mio procuratore mi ha detto che sarei andato a giocare in Italia. Mi sono svegliato alle dieci, alle cinque stavo andando in aeroporto. Non mi immaginavo che sarei arrivato in Europa così presto. Quando incontrai Ronaldo mi disse ridendo: 'Ma come cazzo mi guardi?' E io gli risposi: 'Sei Ronaldo, un anno fa ero nella favela e ora sono a casa tua'. Avevo la pelle d’oca quando gli parlavo".
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