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fcinter1908 news interviste Ausilio: “Leoni non può non piacere. Avvertito chi deve partire. Sancho e Nico Gonzalez…”

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Ausilio: “Leoni non può non piacere. Avvertito chi deve partire. Sancho e Nico Gonzalez…”

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Le dichiarazioni del direttore sportivo nerazzurro sul mercato e sulle mosse in entrata e in uscita della società
Alessandro De Felice
Alessandro De Felice Redattore 

Presente al Gala Dinner Benefico "United", il direttore sporitvo dell’Inter Piero Ausilio è intervenuto ai microfoni di Sky Sport:

"Un bilancio della stagione conclusa pochi giorni fa? Stagione all'insegna della continuità, l'Inter deve sempre competere ad altissimi livelli. L'abbiamo fatto anche in questa stagione, non siamo riusciti a metterci la ciliegina. Ma non dimentichiamoci dell'annata: essere sempre lì è stato un valore, lo faremo anche quest'anno".

Come operare sul mercato?

“Non so se è stata una cosa intelligente aver fatto così tante operazioni. L'Inter si è già mossa, Zalewski ha meritato questa opportunità. Pio Esposito è valido e farà bene. Sono rimasti tutti. L'Inter non è assolutamente indebolita, sappiamo come migliorare la rosa. Tutto è concordato con Marotta, lo staff e il tecnico. Faremo capire subito ai nostri ragazzi quali sono i nostri obiettivi, che non saranno mai inferiori a quelli degli anni scorsi".

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L'obiettivo di questi giorni è Lookman.

"Abbiamo un ottimo rapporto con l'Atalanta di rispetto e amicizia. Ci siamo sentiti, abbiamo comunicato quelle che sono le nostre aspettative. Lookman ci piace tanto, vorremmo cercare di prenderlo, ma è un giocatore dell'Atalanta e dovremo cercare di trovare un accordo, non faremo trattative infinite. Conta quello che il club bergamasco vorrà fare. Le alternative? I nomi di Sancho e Nico Gonzalez? Non puoi pensare di non lavorare in più direzioni, quella (Lookman, ndr) è comunque la nostra preferita. Se non riusciremo a prendere Lookman, lavoreremo per altri”.

Leoni:

“Non può non piacere. È un giovane di grande prospettiva, è un talento. Nonostante poche presenze in Serie A ha già dimostrato di avere grandi qualità che gli operatori riconoscono. Ci sono altre squadre. Chi ne beneficia è il Parma, che ha in testa di continuare con Leoni. Stiamo lavorando, pensando di di di migliorare un altri reparti in difesa. Siamo già in tanti abbiamo sette calciatori che possono occupare tranquillamente i ruoli della fase difensiva e poi più avanti invece faremo valutazioni magari con calma diverse, ma non è non è in questo momento una priorità.

Su Calhanoglu:

“Ma non c’è mai stato nulla e questa è la verità e non è mai arrivata un’offerta. Noi non abbiamo mai messo Calhanoglu sul mercato e soprattutto che poi la cosa più importante lo dico sorridendo perché poi quando diciamo le cose noi si fa fatica a crederle, ma in realtà Calhanoglu non ha mai chiesto di andare via dall’Inter perlomeno negli Stati Uniti ci siamo stati tutti i giorni sia io che il presidente Marotta e non è mai venuto a chiedere nulla poi fa parte delle dinamiche di mercato leggere che c’è qualcuno interessato ai nostri calciatori, essendo bravi, essendo molto forti e normale che qualcuno piacciono però l’Inter non ha intenzione di privarsi del di un campione quale ce la manovro e di andare avanti assolutamente con lui per l’anno prossimo, probabilmente anche per un futuro”.

Sulla costruzione della squadra?


“Ma una società come l’Inter non può pensare di scegliere la competizione su cui puntare. Ha il dovere di ragionare partita dopo partita cercando di fare del proprio meglio in qualsiasi competizione, cercando di onorarle, cercando di essere competitivo e di puntare al massimo. Poi, se questo massimo vuol dire qualcosa di diverso… vuol dire magari come è successo arrivare in una finale di Champions o secondi in campionato, io penso che non possa essere considerato negativa. Ci sono anche altre cose che contano. Conta la continuità. Conta l’idea di puntare sempre a qualcosa di importante e questo sarà sempre il DNA dell’Inter. La squadra stiamo cercando di farla competitiva, cercando di avere alternative in tutti i ruoli, con quella sana competizione che ci deve essere una squadra come l’Inter, ripeto, gioca su tutti i fronti e si troverà a giocare praticamente ogni ogni tre giorni per tutte le settimane. Questa è l’idea e cercheremo di fare del nostro meglio”.

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Il campionato sarà più competitivo l'anno prossimo?


“L’anno scorso lo è stato. Squadre importanti hanno dato tanto e hanno fatto davvero ben. Oggi non si può più pensare alle solite 4-5 squadre. Quando penso alla competitività penso anche al valore e l’esperienza che ha acquisito, per esempio una società come il Bologna e l’anno scorso, penso a livello di una Fiorentina e penso soprattutto alle due romane, penso a quello che fa da tanti anni l’Atalanta. Il pensiero di tutti ci saranno sempre in ogni caso Inter, Juventus, Milan, Napoli, ma citando tutti siamo arrivati già quasi a 10, quindi la competitività nel campionato italiano non mancherà di sicuro”.

Dopo attacco e difesa, mercato finito?



“Ma dobbiamo occuparci di qualche uscita. Il mercato non è solo un’entrata. Pensiamo che l’entrata ci sia pochissimo da fare giusto qualche ritocco però poi dobbiamo anche cercare di fare qualche uscita. Non si possono avere rose di 30 giocatori. Le rose giuste sono sono di 25-26 giocatori in modo tale che tutti possono avere le giuste opportunità. Abbiamo fatto delle scelte. I nomi ovviamente non li farò ma tutti i giocatori interessati eventualmente ad un mercato sono già stati informati. Tutti sanno che che il progetto su di loro può essere stato modificato per la prossima stagione, quindi in modo molto chiaro, onesto e trasparente, chi deve guardare fuori a altre opportunità lo sa già cercheremo di aiutarli e di metterli nelle condizioni migliori e trovare anche le squadre di gradimento. Hanno dei contratti, quindi non è che si può imporre nulla. Però ripeto, ci deve essere chiarezza. Questo siamo già stati. La squadra deve essere competitiva, anche con un giusto equilibrio di giocatori”.