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Barcellona e polsi fasciati, il medico Scorcu: “Doping? Lo dico sul serio, penso più a…”

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Marco Scorcu, vicepresidente della Federazione medici sportivi e medico del Cagliari, ha parlato delle polemiche sulle bende al Barcellona
Redazione1908

Marco Scorcu, vicepresidente della Federazione medici sportivi e medico del Cagliari, ha parlato delle polemiche sulle bende dei giocatori del Barcellona sui polsi.

Marco Scorcu, da vicepresidente della Federazione medici sportivi nonché medico del Cagliari, quale utilità vede dietro a un certo tipo di bendaggi a mani e polsi? 


"Unicamente quella di facilitare la guarigione di una patologia pregressa. Non vedo e non voglio assolutamente intravedere un secondo fine".

A lei è capitato di bendare i suoi giocatori? 

"Ne avevo due che lo facevano regolarmente per esito di distorsioni al polso. I portieri poi lo fanno sempre, visto che sono soliti sollecitare quella parte del corpo e sono sottoposti a numerosi traumi ai polsi. Certe volte può accadere che il bendaggio si mantenga anche una volta risolto il problema, ma lo riferisco sempre a una patologia di quella zona".

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Nessun retropensiero dunque. 

"Assolutamente no. Anche perché, diciamolo chiaramente, gli accessi venosi sono tantissimi. Se qualcuno avesse qualcosa da nascondere, perché dovrebbe utilizzare il polso o la mano mostrando poi un bendaggio tanto evidente quando potrebbe farlo tranquillamente in aree del corpo meno visibili? E soprattutto, una volta utilizzato quell’accesso venoso, come accade nei prelievi. dopo mezz'ora la protezione non serve più. Stiamo parlando di club e federazioni con protocolli rigidissimi, più logico ricondurre tutto a una questione di scaramanzia che a qualcosa che abbia a che fare con l’accesso venoso. Lo dico sul serio, io penso più a un giocatore scaramantico perché ha segnato con una benda e quindi voglia mantenerla anche dopo la patologia che a un’iniezione per via endovenosa".