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In una lunga intervista concessa a Rivista 11, Alessandro Bastoni ha toccato diversi argomenti. Il difensore ricorda il suo arrivo a Milano: "Quando sono arrivato avevo 20 anni e non posso avere la leadership di oggi. Quando sono arrivato era un sogno, solo vestire i pantaloncini di allenamento e vedere lo stemma dell'Inter sulla maglia era una cosa alla quale non potevo credere. Oggi dopo sette anni devo essere io quello che per me hanno rappresentato i vari Handanovic, D'Ambrosio e Ranocchia. Sono io a dover trasmettere l'attaccamento, quello che significa l'Inter a Milano e in Italia".
"Alla catena nostra ci aggiungo anche Mkhitaryan che è fondamentale. È un ragazzo super intelligente e capisce i nostri movimenti. L'italianità in Serie A è importante ma abbiamo avuto la fortuna e la bravura di indirizzare i ragazzi nuovi nel fargli capire che persone eravamo e cosa volevamo da loro, questo è un merito".
"Lui è un ragazzo strepitoso nonostante abbia solo 20 anni. Si è trovato catapultato in questo mondo dove tra social e televisioni è facile perdere la testa. Lui è super tranquillo, noi cercheremo di dargli una mano, per il momento non ce n'è stato il bisogno perché sta capendo da solo la situazione. Bisogna lasciarlo tranquillo e arriverà il suo momento".
"Lautaro parla, io, Bare pure parliamo molto. Lautaro è il nostro capitano e il nostro leader, ma è molto bravo a farsi aiutare quando c'è bisogno".
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