LEGGI ANCHE
Sarà vietato fare calcoli sia per l’Inter che per il Barcellona.
—«Non rientra nel modo di concepire le partite né di Inzaghi e né di Flick, lo dice il 3-3 dell’andata e lo dice il percorso di entrambi. Ma sarà pure sconsigliabile buttarsi avanti, lasciando spazi scoperti. Il Barcellona in questo forse tende ad essere più spavaldo. Ma dell’Inter fa paura la statura, in termini fisici e anche caratteriali: Dumfries l’ha cambiata, ci ha aggiunto del suo; e avere Thuram o non averlo non è poi la stessa cosa, come si è visto.
Con la “distrazione” del campionato, stasera, che può avere una funzione.
—«Le grandi squadre non si turbano, semmai è dal punto di vista fisico che c’è il rischio di rimetterci qualcosa. Pensavamo tutti, me compreso, sino a dieci giorni fa, che l’Inter avesse la possibilità di prendersi il Triplete: il campo ci ha detto altro e non c’è da farne drammi. In questo momento, il Napoli ha lo scudetto in mano: ci ha creduto sempre, non si è mai lasciato staccare seriamente e in due gare è riuscito a sorpassare i campioni d’Italia. Il calendario dà un buon aiuto e Conte sa come si blindano certe posizioni».
Oggi il Napoli va a Lecce e l’Inter aspetta il Verona.
—«Solo Inzaghi può sapere quanto abbiano speso i suoi ragazzi e quanto possa ancora ottenere da loro in queste due gare ravvicinatissime. E’ chiaro che adesso la gara più importante è diventata quella con il Barcellona di martedì, ma non ho mai conosciuto nessuno che molli di un millimetro un obiettivo. Il Napoli sa che deve gestire questo vantaggio, che resta minimo e però anche sufficiente per riuscire a farcela».
(Gazzetta dello Sport)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.fcinter1908.it/assets/uploads/202507/999cbc080ddf16c8f068dec67d58ddc1.jpg)